Rilevate irregolarità a Cellamare, Casamassima, Conversano e Alberobello. I titolari di due oleifici sono stati deninziati all'autorità giudiziaria

Provincia di Bari – I Militari del comando provinciale di Bari, Compagnia di Monopoli, Tenenze di Mola di Bari e Putignano, GdF_Putignano_lownel corso della corrente campagna olearia hanno eseguito un piano straordinario di controllo finalizzato a verificare, attraverso riscontri fisici e contabili, la tracciabilità dei prodotti oleari di qualità a difesa dei consumatori e degli interessi economici delle aziende “sane” che operano nel settore agro-alimentare. In diversi casi, tali controlli si sono conclusi con il rilevamento di irregolarità anche gravi. In particolare:




-           In un frantoio di Cellamare sono state rilevate carenze igienico-sanitarie e strutturali per mancanza di pulizie ordinarie e straordinarie dei locali adibiti ad opificio, che hanno trovato conferma nell’intervento della competente a.s.l., che ha disposto l'immediata chiusura dell’opificio;


-           Presso un punto vendita di prodotti oleari, sito in Cellamare, sono state accertate irregolarità nell’etichettatura delle confezioni di olio extravergine di oliva. Tali confezioni e le relative etichette sono stati sottoposti a sequestro in quanto la società produttrice non risultava intestataria della “denominazione di origine protetta (d.o.p.)” e della “indicazione geografica”;


-           E’ stato sequestrato un capannone abusivo ubicato in Casamassima, adibito a stoccaggio delle olive privo delle necessarie autorizzazione urbanistiche. Nella circostanza, sono state constatate violazioni di competenza dell' a.s.l. la quale ha adottato nei confronti del titolare delle “prescrizioni di adeguamento”;


-           In due ulteriori casi, nei comuni di Conversano ed Alberobello, sono state appurate immissioni di acque reflue, provenienti dalla molitura delle olive, all’interno di pozzi abusivi, profondi circa 100 metri. Facilmente immaginabili i danni provocati per le falde acquifere. I titolari dei due oleifici sono stati denunziati all’autorità giudiziaria.

 
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