Mola di Bari (Ba) - Con l’aiuto di due complici riusciti a fuggire hanno tentato di rubare i componenti di un antico frantoio oleario in pietra, ma scoperti sono finiti in carcere. carabinieri241

È accaduto ieri sera a Mola di Bari, dove i Carabinieri della locale Tenenza hanno tratto in arresto Mario Specchia, di 48anni e Angela Calabrese, di 29, entrambi di Triggiano e già noti alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato in concorso.

Una telefonata giunta al 112 da parte di personale del locale consorzio di guardie campestri ha fatto convergere una pattuglia dell’Arma in quella contrada Giardino Don Sante, ove poco prima erano stati sorpresi quattro individui, due dei quali riusciti anzitempo a far perdere le tracce, intenti a caricare il ceppo centrale in pietra vulcanica di un antico frantoio su di un carrello appendice agganciato ad una Volkswagen Passat, prelevato dall’interno di un’area recintata utilizzata come deposito di materiale agricolo.  

Il sopralluogo effettuato dai militari ha permesso di riscontrare un varco creato nella recinzione del podere, all’interno del quale vi erano depositati altri componenti del frantoio, temporaneamente accantonati dal proprietario in attesa di una collocazione definitiva, nonché il rinvenimento di alcuni attrezzi utilizzati per lo scasso e il carico della refurtiva.

Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che la donna, invece, era alla guida del veicolo, posizionato ad una trentina di metri di distanza dal fondo, anche per fungere da “palo”,  in quanto apparentemente insospettabile.

Tratti in arresto, i due sono stati poi associati presso la casa circondariale del capoluogo barese, mentre sono in corso accertamenti volti all’identificazione degli altri componenti del gruppo.

La refurtiva, invece, è stata restituita al legittimo proprietario.

 
Condividi