L’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri è stato condannato in primo grado a nove anni di reclusione dal gup del tribunale di Bari, Giuseppe De Salvatore, al termine del processo con il rito abbreviato.

giacomo olivieriOlivieri risponde di voto di scambio politico-mafioso ed estorsione, nell’ambito della maxinchiesta Codice Interno che ha svelato i rapporti fra mafia e politica, in occasione delle comunali a Bari del 2019.

I pm della Dda Fabio Buquicchio e Marco D’Agostino avevano chiesto una condanna di poco superiore, 10 anni. Il giudice ha anche disposto condanne per altre 103 persone, confermando  l’impianto accusatorio e riconoscendo l'accordo politico-affaristico con i clan dei quartieri Japigia e San Paolo di Bari.  I relativi capiclan Savino Parisi ed Eugenio Palermiti, promotori e organizzatori dell’associazione a delinquere, sono stati condannati a 11 anni, la Dda ne aveva chiesti 20. Altri 9 anni per il figlio di Savinuccio, il cantante neomelodico Tommy Parisi, 14 anni per Tommaso Lovreglio, ritenuto il collegamento tra Olivieri e il clan.  Riconosciuto il risarcimento alle parti civili: Comune di Bari e di Altamura, Regione Puglia, i ministeri dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, l’Associazione Libera, le municipalizzate Amtab e Amgas. Disposte anche alcune confische, incluso l'appartamento  nel centro di Bari di proprietà della moglie di Giacomo Olivieri, Maria Carmen Lorusso (anche lei imputata e a processo con il rito ordinario) dove la coppia viveva, perché sarebbe stato acquistato in maniera illecita.

Giacomo Olivieri, che ora è ai domiciliari, finì in carcere il 26 febbraio 2024 nel maxiblitz condotto dalla Squadra Mobile di Bari nei quartieri Japigia e San Paolo: potenti bacini elettorali ai quali avrebbe attinto l’ex consigliere regionale per procacciare voti in favore di sua moglie, Maria Carmen Lorusso, eletta poi nella lista Di Rella sindaco. L’inchiesta, basata anche sulla collaborazione di alcuni pentiti, svelò la presenza della criminalità organizzata nelle municipalizzate baresi, in particolare nell’Amtab, sottoposta dal tribunale ad amministrazione giudiziaria.