Corrieri, tesorieri e pusher: ricostruita un’organizzazione che gestiva una piazza di spaccio all’interno della casa circondariale.
Taranto - Sono 25 gli arresti effettuati all’alba dagli agenti dellla Squadra mobile e della Polizia Penitenziaria di Taranto al termine di indagini su una piazza di spaccio all’interno del carcere di Taranto.
Corrieri, tesorieri pusher sono i diversi ruoli. In tutto 16 le misure in carcere, 9 i domiciliari. L’inchiesta coordinata dalla pm Lucia Isceri, ha ricostruito dinamiche e ruoli: c'era chi individuava i canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, chi le consegnava a casa dei parenti dei detenuti che, a loro volta, avevano il compito di farli arrivare all’interno della casa circondariale.
Ma dell'organizzazione facevano parte anche i titolari di postepay su cui venivano caricati i pagamenti della droga. La maxi inchiesta ha confermato che nonostante le numerose indagini già avviate, nel carcere di Taranto continuano a essere introdotti numerosi telefoni cellulari, con i quali i detenuti mantengono i contatti con le proprie famiglie e continuano a gestire gli affari illeciti.
