Definitiva la confisca di quote societarie, immobili e conti per 3,5 milioni a una coppia di imprenditori condannati per estorsione e autoriciclaggio
Brindisi - I Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi, su delega della Procura, hanno dato esecuzione ad una confisca definitiva di quote societarie, disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.
Il provvedimento, emesso dal giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Brindisi, rappresenta l’epilogo di una vicenda giudiziaria che ha coinvolto due noti imprenditori locali (tra loro sposati) già titolari di società operanti nel commercio al dettaglio di mobili per la casa con diversi punti vendita dislocati nelle province di Brindisi, Lecce, Bari, Foggia, Matera e Milano, condannati in via definitiva, nel febbraio del 2020, per gravi reati tra i quali estorsione in danno dei lavoratori, autoriciclaggio, lesioni colpose e falso.
I successivi approfondimenti investigativi svolti dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, finalizzati alla confisca 'allargata', e consistiti nell’esecuzione di indagini patrimoniali e finanziarie, nell’assunzione di sommarie informazioni, nell’acquisizione e analisi di ingente documentazione anche di natura bancaria, hanno consentito di ricostruire analiticamente gli investimenti effettuati dalla coppia nel corso degli anni con i proventi derivanti dalle attività illecite e di rilevare, attraverso un’articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella loro disponibilità, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata.