Recuperati 3 quintali di reti fantasma e pneumatici in mare. CPL Concordia e Legambiente insieme per la tutela degli ecosistemi costieri pugliesi

pulizia costa monopoliMonopoli e Polignano - Un doppio intervento, in superficie e in profondità, per dare un respiro concreto agli ecosistemi marini, oggi sempre più minacciati dall'inquinamento.

Con questo obiettivo, la Cooperativa multiservizi dell’energia CPL Concordia, nell’ambito del suo programma di sostenibilità “Earth Care - our Present for Future”, ha sostenuto un'importante iniziativa per la tutela di un tratto della costa pugliese.

Il progetto, denominato 'Fondali liberi' e realizzato nel mese di maggio, si è articolato in due interventi: la pulizia della spiaggia Pane e Pomodoro di Bari e il recupero di reti fantasma dai fondali di fronte alle coste di Polignano a Mare e di Monopoli.

Un’iniziativa che si inserisce in 'Mosaico Verde' la campagna nazionale per il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.La prima parte dell'intervento si è concentrata sulla pulizia delle spiagge baresi, Pane e pomodoro in particolare. La seconda fase si è concentrata sul recupero delle reti fantasma dai fondali di fronte alle coste di Polignano a Mare e Monopoli. Si tratta di attrezzature da pesca che vengono accidentalmente perse o abbandonate in mare. Depositandosi sui fondali, questi strumenti continuano a 'pescare' in modo indiscriminato, intrappolando e uccidendo ogni anno migliaia di animali marini, tra cui pesci, tartarughe, cetacei e crostacei.  L’intervento, realizzato con la partecipazione attiva di Legambiente Puglia, dei circoli locali di Legambiente Monopoli e Polignano a Mare e con il supporto tecnico di Legambiente Maratea Sky&Sea, ha consentito di recuperare circa 3 quintali di reti da pesca e un centinaio di pneumatici che giacevano sul fondo del mare.

“Il comune di Polignano a Mare è da ormai due anni comune riciclone, con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 70% - ha ricordato Vito Carrieri, sindaco di Polignano a Mare -. Ciononostante, l'obiettivo è quello di migliorarsi ulteriormente. La collaborazione con le associazioni ambientaliste, e in particolare Legambiente, in quest'ottica, risulta fondamentale. Questo il motivo per il quale con entusiasmo abbiamo voluto patrocinare, supportare e promuovere l'evento, in particolare con il recupero di parte delle reti da pesca abbandonate nel fondale, nei pressi dell'Isolotto dell'Eremita. Il mare è presente nel nome della cittadina che mi onoro di amministrare e resta la principale risorsa del nostro territorio”.

Per portare a termine l’operazione di recupero durata tre giorni, è stata impiegata una tecnologia d'avanguardia: un ROV (Remotely Operated Vehicle). Questo drone sottomarino, manovrato da operatori specializzati a bordo di un'imbarcazione di supporto, è stato decisivo perché ha permesso di mappare con precisione i fondali. Dotato di videocamere ad alta definizione, potenti luci, bracci meccanici e sensori ambientali, il veicolo può operare in condizioni ambientali critiche o a profondità non raggiungibili in sicurezza dai subacquei, garantendo un’elevata precisione nella localizzazione e identificazione di oggetti sommersi, come reti fantasma, rifiuti o strutture abbandonate. Il ROV permette inoltre di acquisire dati fondamentali per il monitoraggio e la valutazione dello stato ecologico dei fondali.