Due uomini sorpresi con refurtiva e chiavi clonate, fermati dai “Falchi”. Un terzo arrestato per aver rapinato un’anziana in ascensore, fratturandole un dito per rubarle gli anelli.

refurtiva bariBari - Tre persone sono state arrestate nei giorni scorsi dalla  Polizia di Bari, nell'ambito di due distinte operazioni.

Si tratta di un 23enne, un 48enne e un 46enne. I primi due, entrambi con precedenti penali, sono stati fermati in flagranza di reato, per furto in abitazione. Il duo criminale, monitorato dai “Falchi” della Squadra Mobile della Questura di Bari, è stato intercettato nel quartiere  Japigia.

Sospettando che potessero tentare di compiere qualche furto in abitazione, gli operatori hanno deciso di seguirli senza farsi notare. È stato nel momento in cui uno dei due è uscito dal condominio dopo circa 20 minuti, che gli agenti sono intervenuti per fermare, contemporaneamente, entrambi. Le intuizioni investigative hanno trovato conferma quando, a seguito della perquisizione personale, sono stati trovati numerosi monili in oro e oggetti preziosi, per un valore di oltre 20mila euro, nonché alcune chiavi clonate. Risaliti all’identità della vittima, i poliziotti hanno restituito tutto e arrestato  gli autori del colpo, accompagnandoli in carcere in attesa della convalida con rito direttissimo.

Il secondo fatto riguarda la notifica di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura, nei confronti di un uomo di 46 anni, pluripregiudicato: lo scorso 9 aprile, nel pieno centro cittadino, un’anziana signora, con difficoltà motorie e con l’ausilio di un deambulatore, rientrava di pomeriggio nella propria abitazione. Il 46enne, notando anche la sua condizione di vulnerabilità, ha aspettato che entrasse nel condominio, l'ha seguita e raggiunta all’interno dell’ascensore, dove ha tentato di sfilarle la fede nuziale ed anche un altro anello con pietra preziosa. La resistenza dell’anziana signora, lo ha indotto a esercitare una forza fisica tale da fratturarle l’anulare della mano sinistra (con prognosi di 20 giorni salvo complicazioni) e sfilarle entrambi gli anelli, per poi scappare tra le vie del centro cittadino.

Le immediate attività di indagine sono consistite, principalmente, nella visione delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza presenti nei pressi del luogo dove si è consumata la rapina unite ad una capillare conoscenza del territorio. Ciò ha permesso ai “Falchi” della Squadra Mobile della Questura di Bari di identificare il presunto autore della rapina e raccogliere i gravi indizi di colpevolezza che hanno portato alla misura.