Controlli a tappeto della Guardia di Finanza nell’area metropolitana: su 20 verifiche, metà delle strutture risultano irregolari o sconosciute al fisco. Sanzioni anche per violazioni amministrative.
Monopoli - Continuano i controlli dei finanzieri di Bari nei confronti delle strutture ricettive presenti nei comuni a più alta vocazione turistica dell’Area Metropolitana, che nei primi mesi del 2025 hanno già consentito di individuare strutture irregolari, abusive, non in regola con la disciplina regionale ma, soprattutto, connotate da profili di criticità dal punto di vista fiscale.
Il settore della ‘ricettività’, in uno scenario di costante sviluppo del fenomeno turistico, è ritenuto volano dell’economia in termini di Pil per l’intera area metropolitana barese. In tale contesto, il dispositivo messo in atto dalle Fiamme Gialle baresi già dallo scorso anno per garantire il presidio di legalità nello specifico settore, è stato ulteriormente implementato anche in risposta alle continue istanze delle Istituzioni e delle associazioni di categoria (Federalberghi Bari e Associazioni Extralberghiero Terra di Bari). L’attività di controllo è proseguita valorizzando ulteriormente gli esiti dell’analisi di rischio già elaborata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, incrociando i dati ricavabili dalle banche dati a disposizione, i dati di strutture ricettive complementari censiti in elenchi e banche dati comunali, nonché i numerosi input acquisiti nel corso dell’attività di controllo del territorio (attività di osservazione e riscontro, attività informativa) condotta dai diversi Reparti presenti nell’area metropolitana barese.
Nel dettaglio, durante il primo periodo dell’anno, sono stati eseguiti 20 interventi, all’esito dei quali sono state scoperte 4 strutture “abusive”, per le quali è stata riscontrata l’assenza di qualunque comunicazione obbligatoria, con esercizio abusivo dell’attività di “affittacamere”, mentre in altri casi è stato accertato come l’attività ricettiva non fosse a gestione familiare ma avesse assunto le caratteristiche e modalità tipiche di una vera e propria attività imprenditoriale, come tale obbligata al rispetto di un quadro normativo più gravoso, anche sotto l’aspetto dell’imposizione fiscale.
Tra gli interventi, emergono due attività condotte, rispettivamente, dal Nucleo Operativo Metropolitano di Bari e dalla Compagnia di Monopoli che hanno individuato due strutture completamente sconosciute al fisco che hanno sottratto al Fisco ricavi per oltre un milione di euro.
Gli sviluppi operati dai Reparti territoriali hanno permesso, anche , in alcuni casi, di segnalare all’autorità giudiziaria anche violazioni alla normativa penale e tributaria e di constatare come il 50% delle strutture controllate avesse dichiarato redditi non corrispondenti a quelli effettivamente incassati. Altre violazioni di carattere amministrativo sono state contestate a molte delle strutture ricettive controllate: in particolare, sono emerse l’omessa esposizione, ben visibile all’esterno, della relativa targhetta identificativa della tipologia e del codice alloggio e del tariffario aggiornato nonché ulteriori violazioni alle disposizioni regionali, contravvenendo in alcuni casi all’obbligo di procedere all’identificazione degli ospiti.
