L’indagine coinvolge 30 persone per presunte irregolarità nella gestione dei fondi PIA e nella percezione di voti in cambio di favori

delli nociLecce - Sono cominciati stamattina dinanzi al gip Angelo Zizzari gli interrogatori preventivi dell'assessore regionale Alessandro Delli Noci.

E di altre 10 persone per le quali i pm salentini Massimiliano Carducci e Alessandro Prontera hanno chiesto altrettante misure cautelari, tra carcere (per l'imprenditore Alfredo Barone, 69 anni, di Biella ed ex sindaco di Parabita), domiciliari (per Delli Noci, l'altro imprenditore Marino Congedo, il faccendiere Maurizio Laforgia, per la segretaria di Barone Italia Santoro e per i funzionari comunali Lino Capone e Angelo Mazzotta). Per il ragioniere Luciano Ancora, il commercialista Giovanni Rapanà, Michele Barba e Corrado Congedo (ritenuti prestanome di Barone) la Procura ha chiesto l’interdizione per 12 mesi.
L'inchiesta, che conta in tutto 30 persone indagate, avrebbe svelato la fitta rete di connivenze tra Delli Noci e i due imprenditori, per il tramite di Laforgia. Grazie a loro, sostiene la Procura di Lecce, Delli Noci avrebbe ottenuto i voti per essere eletto nel 2020 assessore regionale.In cambio, avrebbe agevolato la realizzazione di progetti imprenditoriali anche milionari. Nelle migliaia di pagine dell'inchiesta, condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Lecce, anche l'illecita percezione dei fondi di Puglia Sviluppo.