Il provvedimento eseguito dai Carabinieri riguarda immobili, auto e conti bancari frutto del narcotraffico. È il primo caso in Puglia contro gli eredi
Barletta - Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dal Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - di Bari.
Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari a carico di Ruggiero Lattanzio, classe 1961, deceduto il 15 gennaio 2019 a Barletta a seguito di un agguato mortale a colpi di arma da fuoco e che figurava, nell’ambito della criminalità organizzata del territorio della provincia Barletta Andria Trani, quale elemento di spicco dell’omonimo clan, più volte indagato e condannato per aver promosso e diretto un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento scaturisce da un’ordinanza emessa dal Tribunale, che ha disposto la confisca, accogliendo le risultanze delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari, da cui emerge in modo chiaro come il patrimonio oggi sottoposto a confisca, già sequestrato il 21 aprile del 2023, e formalmente intestato ai suoi eredi, sia stato realizzato attraverso il reimpiego dei proventi derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti. Il tesoretto, quantificato in circa 2 milioni di euro, si compone di sette unità immobiliari, tra cui una villa e tre lussuosi appartamenti, due auto e disponibilità bancarie i cui saldi complessivi ammontano ad oltre 476mila euro.
Durante le indagini sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali il pregiudicato, coinvolto in attività illecite sin dagli anni ‘90, è riuscito a “ripulire”, anche tramite i suoi familiari, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, in netta discrasia con i redditi dichiarati ai fini delle imposte.
La conclusione del lavoro investigativo, oltre a devolvere direttamente allo Stato l’ingente somma di denaro confiscata, presenta anche un valore aggiunto, perché si tratta del primo provvedimento ablatorio eseguito, nell’ambito della regione Puglia e tra i primi a livello nazionale, nei confronti degli eredi.