A Polignano a Mare si ripuliscono i fondali marini da rifiuti sommersi, tra cui pneumatici abbandonati dagli anni ’70.
Polignano a Mare - Si è conclusa, sabato scorso, un’importante attività ambientale volta al recupero e smaltimento di “reti fantasma” e grandi pneumatici abbandonati sui fondali marini di Polignano a Mare.
L’attività, che segue a distanza di pochi anni la precedente operazione che portò al recupero di un centinaio di pneumatici di mezzi pesanti, è stata realizzata dal personale della Guardia costiera di Monopoli e da Legambiente Puglia. E rientra in una più vasta campagna nazionale per il recupero degli ecosistemi terrestri e acquatici denominata “Mosaico Verde” promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. L’intervento è stato realizzato anche grazie al supporto di CPL Concordia e con la partecipazione dei sub dell’ASD la Scuola del Mare e dell’Anfora Srl (Archeologia, Mare, Ambiente) del Dottor Colucci, della Engineering Planning Construction Srl (EPC SRL) di Francesco Tricase, delle varie sezioni locali di Legambiente (Monopoli, Polignano a Mare, Maratea) e delle Amministrazioni Comunali di Monopoli e Polignano a Mare.
Al termine dell’attività, sono stati rimossi circa tre quintali di reti fantasma, una minaccia invisibile ma devastante che trasforma i mari in cimiteri silenziosi, nei pressi dell’isolotto di San Paolo (meglio noto come lo Scoglio dell’eremita) ed un centinaio di pneumatici che, come si scoprì in occasione della precedente attività, risultano verosimilmente gettati negli anni '70 da alcuni ragazzi che si sfidavano per gioco a lanciarli il più lontano possibile dalla scalinata dove ora sorge la statua dedicata a Domenico Modugno.