autoradioIN MANETTE PADRE E FIGLIO

Ha ferito alla testa la moglie con una statuetta in gesso raffigurante la “Madonna” e ha tentato di strangolare, con la complicità del figlio minore, il figlio maggiore nel frattempo intervenuto in difesa della madre. Padre e figlio in carcere. E’ quanto hanno accertato lunedì sera a Turi i Carabinieri della locale Stazione, che hanno tratto in arresto un 50enne e suo figlio 23enne, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

I militari, attivati da una richiesta telefonica giunta sul 112, si sono precipitati presso la palazzina segnalata, ove, all’interno di un appartamento, hanno trovato una donna di 50 anni, con la testa sanguinante, che riferiva di essersi lì rifugiata, poiché era stata aggredita dal marito e dal figlio minore. Con lei vi era anche il figlio maggiore, malmenato anch’egli dai due, per aver difeso la madre.

A questo punto, recatisi presso l’appartamento della donna, al piano superiore, i carabinieri hanno trovato i due aggressori, mentre tentavano di occultare i segni della risa.

Gli accertamenti eseguiti hanno permesso ai militari di appurare che poco prima l’uomo, rientrato in casa con suo figlio 23enne, per futili motivi, ha afferrato una statua in gesso prelevata dalla camera da letto con la quale ha colpito al capo la moglie, provocandole una ferita profonda. All’aggressione ha assistito il figlio 29enne, che è intervenuto in difesa di sua madre. Tale comportamento ha fatto andare in escandescenza l’uomo, che ha prima sferrato calci e pugni all’indirizzo di quest’ultimo, con la complicità del figlio minore e poi lo ha afferrato per il collo nel tentativo di strangolarlo. Liberatosi dalla morsa dei due, il giovane, unitamente a sua madre, è riuscito a rifugiarsi dai vicini, da dove ha potuto chiedere aiuto ai carabinieri.

Ulteriori accertamenti, inoltre, hanno evidenziato che simili comportamenti si erano verificati numerose volte anche nel passato.

A questo punto i militari, valutata la situazione e accertate le responsabilità di padre e figlio in ordine alla duplice aggressione, hanno tratto entrambi in arresto, che sono stati  poi associati nel carcere del capoluogo barese.

Madre e figlio, invece, soccorsi prima presso l’ospedale di Putignano e poi presso quello di Monopoli, se la caveranno rispettivamente in 8 e 15 giorni, a causa delle ferite riportate.

 
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