Dopo le polemiche sul titolo di studio e l'incarico da dirigente, la moglie del consigliere Caracciolo ammette l’errore: “Accecata dall’ambizione, chiedo scusa a tutti. Mio marito era all’oscuro”.

Carmela fiorella2BARI - "Rompo il silenzio e il riserbo che ho mantenuto dall’inizio di questa vicenda per assumermi pubblicamente tutte le responsabilità di quanto è accaduto".

Inizia così la comunicazione inviata da Carmen Fiorella, moglie  del consigliere regionale del Pd (già capogruppo), Filippo Caracciolo, coinvolta nella bufera dell'incarico, già revocato, presso Aeroporti di Puglia.

"Sono stata accecata dall’ambizione di poter ricoprire un ruolo professionale che ritenevo potesse coronare il mio percorso di studi e la mia esperienza di lavoro nel campo delle Risorse umane, essendo laureata in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari, avendo conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi e svolgendo l’attività di consulente delle Risorse umane in un'importante azienda privata. Chiedo scusa a tutti, in primis al Presidente, al Consiglio d’amministrazione, ai Commissari di concorso e a tutti i dipendenti di Aeroporti di Puglia, all’Università di Bari e alla mia famiglia. Soprattutto chiedo scusa pubblicamente, come ho subito fatto in privato, a mio marito, che era totalmente ignaro e che sta subendo ingiustamente le conseguenze delle mie azioni. Sono pronta a rispondere del mio comportamento davanti alle autorità preposte, ma è giusto che paghi chi ha sbagliato e nessun altro".