Carmela Fiorella rinuncia al ruolo da 80mila euro l’anno dopo le rivelazioni della Gazzetta del Mezzogiorno. Nel mirino l’autocertificazione e la laurea allegata alla candidatura.
BARI - La Procura della Repubblica di Bari ha aperto un'inchiesta sull’incarico come dirigente delle Risorse Umane assegnato da Aeroporti di Puglia a Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale del Pd (già capogruppo), Filippo Caracciolo, un incarico da 80mila euro l’anno.
Carmela Fiorella ha rinunciato a quella poltrona investita (con il marito) dalle polemiche nate dall’inchiesta giornalistica della Gazzetta del Mezzogiorno che evidenziava una serie di incongruenze nei titoli presentati in sede di candidatura al concorso.
Nel fascicolo di inchiesta non ci sono iscrizione di indagato o ipotesi di reato. La magistratura sta esaminando i dati dell’autocertificazione e la pergamena di laurea in “Economia e Management” che Fiorella, 38 anni, di Barletta ha allegato alla domanda del bando e che secondo l’inchiesta del quotidiano sarebbe diversa dalla laurea in “Scienze dell’amministrazione” effettivamente conseguita.
La Procura di Bari ora dovrà verificare l’ipotesi di falso, in riferimento non solo all’autocertificazione, ma anche alla pergamena allegata, che potrebbe essere stata contraffatta. E valutare anche se ci sia stata una frode. Da giorni la vicenda è al centro del dibattito politico per il coinvolgimento del marito della Fiorella, il dem Filippo Caracciolo, 53 anni, esponente di rilievo del Pd pugliese, consigliere regionale, in politica da più di 30 anni, mister preferenze a Barletta e nella provincia della Bat.
Il caso ha sollevato un vespaio di polemiche che sembrano non volersi attenuare con il trascorrere dei giorni.
