Il fondatore di Sud al Centro, indagato per corruzione elettorale, annuncia il passo indietro con una nota pubblica. “Rispetto la decisione, ma non la condivido”.
TRIGGIANO – Dopo giorni di polemiche e tensioni interne al centrodestra, Sandro Cataldo, fondatore del movimento Sud al Centro e indagato per corruzione elettorale insieme alla moglie Anita Maurodinoia, ha annunciato il ritiro della sua candidatura alle prossime elezioni comunali di Triggiano.
In una lunga nota, Cataldo ha spiegato le ragioni del passo indietro, pur ribadendo la sua estraneità ai fatti contestati e la fiducia nella giustizia:
“Credo nella libertà e nella giustizia e nonostante tutto, ostinatamente continuerò a farlo”, scrive Cataldo.
“Ho accettato la candidatura con serenità, ben sapendo delle strumentalizzazioni che sarebbero arrivate”, riferendosi anche alla satira nazionale e alle polemiche innescate a livello mediatico e politico.
Cataldo precisa che la candidatura era stata condivisa dai vertici locali di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati e Democrazia Cristiana, oltre che dal candidato sindaco Onofrio D’Alesio, e che solo successivamente le segreterie provinciali e regionali dei partiti ne hanno preso le distanze, definendola "non opportuna".
“Prendo atto della scelta, ma non la condivido. È una disfatta per la democrazia, perché la presunzione di innocenza viene ignorata. Si preferisce affidarsi a un’ipotesi investigativa piuttosto che al giudizio degli elettori”, ha scritto ancora Cataldo.
Nonostante il ritiro, il fondatore di Sud al Centro ha ribadito la sua gratitudine verso i referenti locali dei partiti che, a suo dire, lo avevano sostenuto fin dall’inizio, sottolineando che la scelta è frutto di legittima prudenza politica, ma che sminuisce la dignità di chi ha creduto in lui.
