Cosa succede quando in tribunale devono essere ascoltati dei bambini? Ci avete mai pensato? Due associazioni putignanesi in campo per raccogliere fondi e arredare una stanza misura di bambino presso il Tribunale dei Minori e quello Ordinario di Bari. La raccolta fondi proseguirà anche sabato 11 e domenica 12 maggio 2102 su Corso Umberto I^ a Putignano

Arca_di_Noe_Tribunale_minoriPutignano Ba – Cosa succede quando in tribunale devono essere ascoltati dei bambini? Ci avete mai pensato? Perché i casi che richiedono la presenza dei minori in tribunale sono aumentati.

Per esempio dopo l’entrata in vigore della Legge 54/2006 sull’affidamento condiviso che ha disposto (all’art. 155 sexies - poteri del giudice e ascolto del minore) che "... il giudice dispone inoltre l’audizione del figlio minore che abbia compiuto gli anni 12 e anche di età inferiore ove capace di discernimento..

Ma ci sono tante altre occasioni (detrminate dagli adulti) che impongono la presenza dei minori nelle grigie e desolanti aule di Tribunale, sicuramente non adatte all’accoglienza di bambini ed adolescenti. Sarebbe meno traumatico e quantomeno più rassicurante, avere ambienti in Tribunale arredati e pensati a misura di bambino. Lo sa bene l’associazione no profit “Arca di Noè Centro per il Bambino e la Famiglia” di Putignano che si occupa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, in collaborazione con il Gruppo Volontariato Vincenziano, ha assunto l’iniziativa di arredare idoneamente un ambiente all’interno del Tribunale per i  Minorenni e del Tribunale Ordinario di Bari attraverso una raccolta fondi.

La raccolta fondi è partita sul corso Umberto I^ di Putignano sabato 27 e domenica 28 aprile, l’1, 4 e 5 maggio e proseguirà sabato 11 e domenica 12 maggio. L’iniziativa sarà analogamente estesa anche su Bari e altri centri della Provincia.

Sinora in tanti hanno contribuito alla causa avendone compreso l’importanza, acquistando gli oggetti realizzati dai volontari delle due associazioni, ma è necessario fare molto di più per raggiungere un risultato accettabile. La norma, ai fini dell’ascolto, vorrebbe questi ultimi capaci di discernimento, ma non considera l’ulteriore trauma che i minori subiscono, nell’accedere in detti luoghi non certamente ameni. Con il suggerimento di esperti antropologi dell’età infantile e psichiatri forensi, grazie ai fondi raccolti, una stanza del Tribunale sarà arredata e pitturata con colori adatti ai minori, habitat ideale per accoglierli ed alleviarne il disagio.

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare dando corpo all’iniziativa.

 
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