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1_gennaio_1979Putignano (Ba) - Nella foto, articoli di giornali apparsi giorni dopo la tragedia dell'1 Gennaio 1979. Tonio Coladonato ricorda quel tragico evento mentre era a Forlì a svolgere il servizio Militare presso il 66° Battaglione Fanteria Meccanizzata. Fu chiamato dai Commilitoni a guardare la TV, perché il TG1 dette la notizia: otto morti in Puglia sulla S.S. 377 Putignano - Castellana Grotte. In caserma erano tanti i baresi che prestavano servizio di leva e tutti rimasero impietriti e sconvolti dall'evento luttuoso. Per giorni telegiornali e carta stampata fecero notizia di quelle otto giovani vittime.



Otto famiglie distrutte, non si capì bene la dinamica, ma lo scontro frontale fu tremendo, i pompieri intervennero e per ore e ore lavorarono senza sosta, a quei tempi per liberare i corpi prigionati delle lamiere i vigili del fuoco operarono con fiamma ossidrica e flex. Posate sull'asfalto, otto cofani funebri e chi era presente ricorda che sembrava un campo dove era appena esplosa una bomba. C'era sangue dappertutto, gli operatori di polizia fecero fatica nell'immediatezza dell'evento anche a dare un nome alle vittime.

Nelle ore successive i genitori dei caduti si rivolsero ai carabinieri chiedendo aiuto non vedendo rientrare i propri figli, allora non c'erano i telefonini, fu durissimo dire a quelle mamme, in quei momenti, preoccupate che il loro figli erano morti, in caserma ci furono svenimenti e grida, poi la corsa ai locali obitori cimiteriali, ma la tragedia ormai era avvenuta. Ai funerali dei quattro giovani di Castellana, due coppie di fidanzati, partecipò l'intera cittadina e l'amministrazione era presente con il gonfalone. A Putignano invece i funerali si svolsero in orari diversi, singoli e a susseguirsi nei giorni dopo il gravissimo sinistro.

Si sperava da quei tempi che mai più potessero accadere tali sciagure. Ma i tempi sono cambiati, macchine più potenti, sistemi di assoluta, affermano i venditori, che salvano la vita se si rispettano le regole, invece spesso inducono chi guida a pigiare di più sull'acceleratore. Alcool, stanchezza, sostanze vietate, il mancato rispetto delle regole, l'uso sconsiderato di telefonini e l'invio di messaggini, di navigatori satellitari che vengono impostati mentre si guida, il sonno, l'inosservanza di non allacciarsi la cintura di sicurezza, il non indossare caschi integrali omologati, emulazioner di piloti di Formula1 e di GP, hanno portato tra i giovani la prima causa di morte nel mondo.

Pensare che ogni giorno in Italia muoiono 16 persone circa 480 al mese, 5760 all'anno per non parlare dei feriti oltre 350.000 tra questi 30.000 nuovi disabili per un costo per la comunità di oltre 30milioni di euro, UNA FINANZIARIA.

Non pensiamo che gli incidenti succedono sempre agli altri, facciamo tutti insieme campagne di sensibilizzazione contro le stragi stradali, abbattiamo l'arroganza e la prepotenza stradale, cerchiamo di amare di più la nostra vita e rispettiamo quella degli altri, chiediamo ai legislatori, ai giudici, GIUSTIZIA specie per chi rimane distrutto da un lutto stradale.

Speriamo che il 2012 possa essere l'anno dove venga approvata la legge per l'OMICIDIO STRADALE, che i processi siano più veloci, che siano applicate leggi, sanzioni  per chi ammazza volontariamente senza aver rispettato le regole e il codice della strada, che gli sia data una giusta e pesante pena.

Da un appello di un papà: meglio che torni mio figlio senza patente che la patente senza mio figlio!! Vivi la Strada

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Buon Anno e ..... prudenza. 

 
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