Putignano (Ba) - Un successo annunciato la prima sagra dell'asparago selvatico, il 9 e 10 aprile a Putignano.
Buona l'affluenza e la partecipazione di pubblico, soprattutto domenica 10, anche se quasi prevalentemente del posto, piacevole l'animazione e l'intrattenimento che hanno animato le due serate, elevato l'interesse per proposte di gastronomia a base di asparagi all'interno della sagra. Dopo l'apertura istituzionale alla presenza degli amministratori sabato sera, l'associazione putignanese funghi ha dato il via ufficiale a questo primo esperimento incentrato sugli asparagi.
Esperimento fatto con molta prudenza e umiltà, come lo stesso presidente Guglielmi ci conferma, sia per una limitata disponibilità di fondi, sia perché ci si deve oramai misurare con altre realtà e altre manifestazioni analoghe, certamente più rodate e consolidate. A caratterizzare i vari momenti della sagra gli ospiti che si sono susseguiti nel corso delle due serate: Il cantante imitatore e intrattenitore, Grande Filippo, che sabato si è esibito per circa due ore, reinterpretando alcuni tra i più famosi personaggi della musica di tutti i tempi.
Lo spettacolo del cavallo di Zorro, una piacevole sorpresa che ha incontrato il consenso dei più piccini, perché dopo aver scorrazzato con il suo cavallo lungo C.so Umberto I^, il caballero travestito da zorro faceva salire in sella anche i bambini.
Domenica ha fatto la sua apparizione anche David Le Chapeau (l'uomo robot), ma ad avere un ruolo fondamentale sono stati i ragazzi scatenatissimi della scuola di danze caraibiche El Carnaval Show che completano le loro esibizioni con le reinterpretazioni canore di Ivana Rotolo e di Ezio. Il tutto abilmente amalgamato dall'esperto presentatore, Patrizio Pulvento
La sagra si è chiusa con l'estrazione dei biglietti vincenti della lotteria per l'assegnazione di 5 enormi uova di Pasqua.
I numeri dei biglieti vincenti saranno pubblicati nelle prossime ore anche da questa testata.
Ottima partenza per la 1^ Sagra dell'Asparago Selvatico a Putignano
- Scritto da Patrizio Pulvento
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