Correrà alle regionali del 23 e 24 novembre in ticket con Tommaso Scatigna. Una svolta politica che sorprende e divide. L'ex sindaco tradisce il suo mentore e si candida in Fratelli d'Italia.

Luciana Laera fratelli d italia candidata regionaliPutignano - Le vie della politica, come quelle di nostro Signore, si sa, sono infinite. Ne sa qualcosa l'avvocato Luciana Laera, ex sindaca di Putignano, che ha deciso di cambiare rotta e schieramento in vista delle regionali del 23 e 24 novembre. Dall’ala decariana del centrosinistra, la Laera è atterrata — con un vero e proprio triplo salto mortale carpiato — nel campo opposto: Fratelli d’Italia.

Una scelta che ha sorpreso e fatto discutere, anche perché l’avvocatessa putignanese correrà in ticket con il consigliere uscente Tommaso Scatigna di Locorotondo, uomo di punta dei meloniani nella Murgia. Nulla di male, per carità: in politica si cambia, si evolve, si riposizionano convinzioni e prospettive. Ma il passaggio di Laera, per tempistiche e traiettoria, non può non sollevare qualche domanda.

Come si passa, dall’essere sostenuta e valorizzata da Antonio Decaro, a candidarsi con il partito che più di tutti lo contrasta? In questi anni, infatti, l’ex sindaco di Bari e oggi candidato presidente del centrosinistra ha puntellato la carriera politica e istituzionale della Laera. Non solo sostenendola alle ultime amministrative di Putignano, vinte da Michele Vinella — appoggiato dal governatore Michele Emiliano — ma anche indicandola in ruoli di rilievo istituzionale.

Dapprima come vicepresidente di Anci Puglia, poi come componente del direttivo nazionale dell’associazione dei Comuni italiani. Infine, meno di un anno fa, la nomina come consigliera metropolitana nelle liste decariane. Un riconoscimento non da poco, seguito dall’investitura del nuovo presidente metropolitano Vito Leccese, che le ha affidato a Luciana la delega al Piano Strategico e alle Pari Opportunità, ruolo operativo e di fiducia, con ampia autonomia su progetti e investimenti.

Insomma, un percorso lineare, da fedelissima. Almeno fino a qualche settimana fa, quando è arrivata la svolta. Laera — che secondo indiscrezioni era pronta a candidarsi con Decaro — avrebbe ricevuto la chiamata diretta del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, volto di punta pugliese di Fratelli d’Italia e fedelissimo della premier Giorgia Meloni. Quale sia stata la proposta o la motivazione reale del passaggio non è dato sapere.

Resta però il messaggio politico, che rischia di pesare. Perché se cambiare idea è legittimo, farlo dopo una lunga stagione di incarichi, visibilità e fiducia ricevuta da un fronte politico, appare — agli occhi di molti — come un salto opportunistico.

In tempi in cui la fiducia dei cittadini verso la politica è ai minimi storici, episodi come questo rischiano di alimentare la disillusione e il cinismo elettorale. Nel caso di Laera, la storia assume i contorni del ritorno alle origini: da destra era partita e a destra è tornata.
Resta da capire se, dopo questo viaggio circolare, saprà far valere le sue competenze e le sue qualità, restituendo alla politica — almeno un po’ — della credibilità che troppo spesso perde per strada.