Ormai da mesi, è crescente l’attenzione sulla Palestina e sul conflitto che la sta segnando indelebilmente. Le piazze degli ultimi giorni, rumorose e partecipate come non accadeva da diversi anni, sono soltanto l’ultima delle espressioni con cui gli italiani e le italiane solidarizzano per la causa palestinese.

manifestazione pro palestinaAscolto, giustizia e - non da ultimo - umanità, protagonisti indiscussi delle gremite piazze dei cortei svoltisi nelle maggiori città italiane, hanno pervaso anche piazza Vittorio Veneto a Sammichele la scorsa domenica, 5 Ottobre, in occasione di un presidio organizzato dalla locale sezione dell’ANPI, CGIL Sammichele e dall’associazione Giovani Orizzonti.

Preziosa la presenza di Nicola Colaianni - magistrato, docente ordinario di diritto costituzionale e diritto ecclesiastico - in veste di presidente provinciale di ANPI, e di Taysir Hassan, rappresentante della comunità palestinese di Puglia e Basilicata, che hanno arricchito l’iniziativa di molti spunti di riflessione talvolta toccanti. Presenti anche il Sindaco Netti ed esponenti della maggioranza.

“Dal primo momento, ANPI ha appoggiato fortemente queste manifestazioni per l’autodeterminazione del popolo palestinese - dichiara Colaianni - contro la politica di pulizia etnica che sta compiendo Israele dal 1948. Non potevamo essere indifferenti perché la nostra associazione ricorda la battaglia della Resistenza, che di fatto è stata una battaglia per l’autodeterminazione del popolo italiano.”
manifestazione pro palestina2“Finalmente il popolo italiano, e quindi quelli pugliese e barese, si sta indignando in maniera forte - afferma il rappresentante della comunità palestinese - In molti gridano “free palestine”: libera dalle ingiustizie, dalle guerre e dall’apartheid.[…] In Palestina, e a Gaza soprattutto, é in atto un genocidio. Non so come dirlo, ma il genocidio è una cosa inaccettabile. […] I giovani, che hanno la possibilità di informarsi online e non dai giornali, hanno trascinato tutti in piazza per dire al governo «noi questo non possiamo accettarlo». Non riusciranno a fermare il genocidio, ma riusciranno a far sentire la loro voce ai palestinesi, dando loro coraggio. La speranza c’è - continua Taysir - e non è una speranza vana, perché la popolazione grida «free free Palestine» . Libera dalle ingiustizie, dalla guerra, per tutti, dal fiume al mare. Questo non vuol dire “buttare Israele in mare” ma vivere con Israele con eguali diritti, condividere la stessa terra, avere gli stessi diritti e gli stessi doveri.!

Non induge Taysir Hassan. Le sue parole sono chiare e impattanti per chi lo ascolta.

La manifestazione ha avuto luogo in una piazza scevra da qualsiasi elementi di corredo. Un microfono, una simpatica fila di barchette di carta con i colori della bandiera palestinese per ricordare il coraggioso gesto della Global Sumund Flotilla, una bandiera della pace sono bastati per far arrivare le parole dei relatori alla cittadinanza.

“Sammichele di Bari ha una tradizione antifascista - ci rivela Donato Stefanelli, sindacalista e presidente di ANPI Sammichele - Abbiamo costituito la sezione in paese da diversi mesi. Siamo impegnati con un programma sui valori dell‘antifascismo che si rivolge soprattutto alle scuole. Per la Palestina, l’iniziativa di stamattina è solo un primo momento di un presidio permanente che continuerà in altre forme perché il destino di questo popolo ci riguarda direttamente.”

Le ultime considerazioni degli ospiti al microfono si sono spese sotto l’arco dell’orologio, riparo efficace contro l’inattesa nuvola di pioggia di questa domenica, a pieno titolo, d’autunno.

manifestazione pro palestina3“Allungare i nostri orizzonti in Palestina è un dovere morale e civico.” A parlare è Angela Spinelli Antuofermo, studentessa di giurisprudenza e presidente dell’associazione Giovani Orizzonti. “Siamo giovani, crediamo in tutto ciò che ha a che fare con la resistenza e la lotta pacifica. La conquista dei diritti è fondamentale. Potrebbe sembrare scontato e che funzioni così per tutti i popoli ma evidentemente così non è. Sentiamo questa causa come nostra. Speriamo in un mondo migliore, crediamo che la diffusione di principi, diritti e doveri non abbia bandiera partitica: manifestazioni come questa hanno a che fare con la cultura, con la lotta politica.