Il Riesame di Trani revoca i domiciliari ma impone l’interdizione per un anno dai pubblici uffici: coinvolto nello scandalo appalti pilotati.
Molfetta - Torna libero, lasciando gli arresti domiciliari, ma non potrà ricoprire nuovamente la carica di sindaco, Tommaso Minervini, fino a oggi primo cittadino di Molfetta, coinvolto in uno scandalo su appalti pilotati in favore di alcuni imprenditori a lui vicini.
Lo hanno deciso i giudici del Riesame di Trani, che hanno notificato a Minervini pochi minuti fa il provvedimento, nel quale i domiciliari sono sostituiti dalla misura dell'interdizione per un anno dai pubblici uffici. L'istanza di liberazione era stata presentata dai suoi difensori, gli avvocati Mario Malcangi e Tommaso Poli. Revocata la misura anche per la sua funzionaria Lidia De Leonardis.