Lo prevede un accordo siglato dai sindacati CGIL, CISL, UIL, ANP-CIA, Comitato Beni Comuni di Putignano e il Sindaco Giannandrea

Sindacati_Putignano_su_differenziataPutignano Ba - Differenziata di poco sopra il 50% (la Regione Puglia chiede il 65%); il servizio costa troppo; la città rimane sporca. Sono numerose e costose le azioni che l'Amministrazione comunale ha messo in campo in questi mesi per contrastare il crescente fenomeno dell'abbandono di rifiuti.

Un fenomeno, diffuso sia in periferia che nel centro cittadino, portando nei casi più estremi alla formazione di micro discariche diffuse, che impattano sul decoro urbano e creano gravi problemi sia per l’ambiente circostante che per la salute pubblica. Contestualmente i cittadini più diligenti e alcune associazioni ambientaliste, lamentano carenze e disservizi (assenza dei previsti cestini, premialità che non partono, ecc.), mancanza di controlli e sanzioni a carico dei trasgressori e tassazione troppo elevata.

Per affrontare la questione questa volta sono scesi in campo anche i sindacati CGIL, CISL, UIL, ANP-CIA e Comitato Beni Comuni di Putignano che, dopo mesi di consultazioni con la locale Amministrazione, hanno siglato un documento di intenti, sottoscritto anche dal sindaco Giannandrea, per il rilancio della raccolta differenziata.

L’obiettivo è quello di riavviare una campagna massiccia di sensibilizzazione rivolta ai cittadini utenti attivando concretamente le premialità previste, abbattere i costi di conferimento e possibilmente produrre ricavi dai materiali riciclabili. Soprattutto perseguire un alleggerimento della tassazione comunale.

Rifiuti_abbandonati_Putignano_foto_pubblicate_sui_socialNel testo dell’accordo sottoscritto il 4 giugno scorso oltre che dal Sindaco, da Stefano Bianco per la CGIL di Putignano, da Emiliano Montanaro per il Comitato Beni Comuni, da Stefano Laterza per la UIL di Putignano, da Massimo Nardelli per la CISL di Putignano e da Giovanni Intini per la ANP CIA di Putignano si richiede espressamente l’atttivazione di una <<task force>> comunale, per intervenire fattivamente sulle problematiche legate alla raccolta differenziata: dalle penalità nei confronti di inadempienze dell'aggiudicataria dei servizi ad un monitoraggio giornaliero del territorio e del rilascio dei rifiuti, oltre che dei conferimenti abusivi nelle campagne circostanti.

Nel documento si evidenzia altresì l’esigenza di massimizzare l'informazione al cittadino utente su come differenziare e conferire correttamente per risparmiare, imponendo al gestore del servizio di spendere i 35mila euro annui in comunicazione, come previsto dal capitolato d’appalto.

Altri imperativi sanciti dal documento sono quelli di ridurre al minimo il pagamento per il conferimento in discarica di materiali, attraverso le piattaforme consorziate CONAI; differenziare ogni frazione ed ogni materiale potenzialmente riciclabile o recuperabile, al fine di ottenerne un ricavo.

Le parti si sono date appuntamento a fine settembre per una verifica degli impegni assunti, annunciando la costituzione di un comitato cittadino che monitorerà giorno per giorno l'andamento del servizio, sollecitando di volta in volta l'amministrazione comunale affinché il servizio di igiene urbana migliori e produca gli effettivi benefici ambientali ed economici che i cittadini si aspettano.

 
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