“QUALITA’ DELLA VISIONE - QoV”:

CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE PER SENSIBILIZZARE ALLA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI OCCHI

“Quanto” e “come” si vede sono i criteri essenziali per accorgersi in tempo di malattie particolarmente invalidanti come la Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE).

A Putignano, in un incontro aperto al pubblico, gli oculisti hanno parlato di prevenzione e spiegato come riconoscere i primi sintomi di questa malattia che può portare a cecità. Poco conosciuta ma già molto diffusa: nel mondo, ogni anno circa mezzo milione di persone perde la vista a causa della DMLE; in Italia si stima che circa 260.000 persone siano affette dalla forma più grave, quella neovascolare, che registra 20.000 nuovi casi ogni anno, di cui 1.260 in Puglia.

Sensibilizzare a una maggiore attenzione alla salute degli

occhi, riconoscere i possibili problemi visivi sin dai primi segnali, evitare di sottovalutarli, ricorrere a controlli periodici presso uno specialista: questi i suggerimenti della Campagna “Qualità della Visione - I tuoi occhi il tuo mondo”, che toccherà con una serie di incontri diverse città italiane.

Relatori dell’incontro, il dottor Severino Santoro, Direttore Struttura Complessa di Oculistica, Ospedale Putignano – ASL Bari, il dottor Nicola Lavermicocca, Dirigente Medico Struttura Complessa di Oculistica, Ospedale Putignano – ASL Bari e il dottor Luigi Iurlo, Presidente Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI-Onlus) – Sezione Provinciale di Bari.

Insieme hanno illustrato la complessità della funzione visiva e di indicato come interpretare eventuali anomalie, utilizzando quando possibile i primi sistemi di autodiagnosi allo scopo di tenere sotto costante controllo la salute degli occhi.

 

Distorsione delle immagini, calo del visus, perdita della visione centrale, in altre parole ciò che si fissa viene coperto da una macchia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la Degenerazione Maculare Legata all’Età è la prima causa di cecità legale nei Paesi industrializzati e la sua incidenza è destinata a crescere nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Ne soffre circa un milione di italiani e oltre 260.000 sono colpiti dalla forma più grave, quella neovascolare, che può condurre alla perdita della vista. Nella sola Puglia si registrano 1.260 nuovi casi ogni anno. Tuttavia la Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE) è conosciuta da meno di un terzo degli italiani.

Accendere i riflettori sulla Degenerazione Maculare Legata all’Età, promuovere l’informazione sulla malattia e favorire la diagnosi precoce sono gli obiettivi di questa iniziativa.

La DMLE rappresenta nel mondo occidentale la prima causa di cecità permanente nelle persone oltre i 50 anni. Si manifesta in due forme, secca e umida: quest’ultima, la più grave, colpisce l’1% degli ultra 50enni, il 14% degli ultra 75enni e oltre il 30% degli ultra 85enni.

Nel mondo, ogni anno, circa mezzo milione di persone perde la vista a causa della DMLE; in Italia si stima che circa 260.000 persone siano affette dalla forma più grave, quella neovascolare, che registra 20.000 nuovi casi ogni anno, di cui 1.260 in Puglia.

La Degenerazione Maculare Legata all’Età provoca un deterioramento progressivo della macula, la parte più centrale della retina, responsabile della visione distinta: per questo risulta impossibile compiere anche le più semplici attività quotidiane, come la possibilità di svolgere lavori domestici, di guidare, di usare il telefono, di maneggiare il denaro. Le persone vanno incontro in genere anche a difficoltà motorie e ad un aggravio psicologico, tanto che, secondo recenti studi, i pazienti affetti da questa patologia risultano vivere una condizione psicologica addirittura peggiore di quelli colpiti da altre patologie croniche. La Degenerazione Maculare Legata all’Età ha effetti irreversibili sulla visione e soprattutto nella forma umida, più aggressiva, ha un decorso molto veloce.

“È importante poter diagnosticare tempestivamente la malattia per stabilizzare la visione prima che si verifichi un profondo deficit visivo – ha dichiarato il dottor Severino Santoro, Direttore Struttura Complessa di Oculistica, Ospedale Putignano ASL Bari –. I segnali che possono mettere in allarme sono un lento e graduale calo della vista, visioni di immagini o porzioni di immagini distorte e ondulate, percezioni di aree sfuocate ed annebbiate che tendono a divenire vere e proprie macchie scure. Nuove prospettive terapeutiche sono disponibili per la cura dei pazienti affetti da degenerazione maculare legata all’età neovascolare: i farmaci anti-angiogenici sono adesso disponibili anche in Italia a carico del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo ai malati la possibilità di accedere ai migliori trattamenti disponibili continua il dottor Santoro –. Presso il nostro centro è possibile usufruire, inoltre, delle più innovative strumentazioni diagnostiche e strategie cliniche e terapeutiche per questa patologia ma bisogna migliorare l’informazione e la conoscenza in modo da aumentare le probabilità di una diagnosi precoce e poter salvare la vista”.

“La DMLE è una malattia di grande rilievo sociale, per le conseguenze sulla qualità della vita del singolo paziente e per la crescente diffusione legata al progressivo invecchiamento della popolazione – dichiara l’Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente Nazionale dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia Onlus –. Crediamo molto in questa iniziativa a sostegno della prevenzione che, grazie alla preziosa collaborazione delle nostre sezioni presenti su tutto il territorio nazionale, consente di informare sulla DMLE in modo corretto e capillare”.

Al pubblico presente durante l’incontro è stato distribuito il Test di Amsler, lo strumento attraverso il quale chiunque, seguendo semplici istruzioni per l’uso, può valutare tempestivamente la comparsa dei sintomi che possono far pensare all’insorgenza di una Degenerazione Maculare Legata all’Età.