Castellana Grotte (Ba) - Anche le Grotte di Castellana, martedì 11 gennaio, saranno aperte straordinariamente la sera con la visita Fanove_2speciale delle ore 18.30, in concomitanza con l’accensione delle grandiose "fanove" in onore di Maria SS della Vetrana per il 319° anniversario dalla liberazione dalla peste. I falò, segni di riconoscenza, di festa e di esultanza popolare, vengono a ricordare ogni anno l'intercessione miracolosa della Madonna della Vetrana. Si accendono numerosi per le strade cittadine la sera dell'11 gennaio. Alcuni, veramente mastodontici, come quello della piazzetta della Matrice San Leone Magno, bruciano molte tonnellate di legna, sprigionando e lanciando in alto, nella notte scura, mille faville che ridicono al cielo la nostra gratitudine.

La gente affolla le strade, rimane estasiata al cospetto delle altissime fiamme, e partecipa al canto mariano tradizionale "Tu sei del popolo, letizia e pace". Come in ogni festa popolare, c'è poi la parte gastronomica. Tutti si lasciano volentieri tentare dagli assaggi di taralli, ceci e fave abbrustoliti, nocelline e da un bicchiere di vino. Il tutto è offerto con generosità da chi ha allestito la "fanova".

Ottima anche l'iniziativa, instaurata da qualche anno, dei frantoiani castellanesi.
Fanno gustare ai visitatori dei falò il loro olio nuovo e genuino col quale condiscono le bruschette con i pomodori "appesi", conservati dall'estate. Veramente la tradizione più antica prescriveva che si mangiassero, riscaldati nella cenere calda dei falò, "sarôche i scartapìjete", pesci secchi salati e affumicati, conditi con abbondante olio e accompagnati dal pane. Naturalmente l'arsura procurata dai pesci richiedeva una buona dose di vino rosso primitivo, che in gergo si chiama "vino tosto". Quando è festa, è festa! A lode e gloria di Dio!
Il giorno dopo, il 12 gennaio, il simulacro della Madonna della Vetrana viene portato, con solenne processione, in città e rimane alcuni giorni in Chiesa Madre alla venerazione riconoscente dei fedeli che numerosi la visitano.

La visita alle Grotte
Le Grotte segnano il percorso di un antico fiume sotterraneo. Scoperte il 23 gennaio 1938 dallo speleologo di Lodi, Franco Anelli, formano un complesso speleologico grandioso, il più bello conosciuto in territorio italiano.
Le visite si effettuano, con l'ausilio di una guida, secondo due itinerari: quello breve di circa 1 km fino alla Caverna del Precipizio, della durata di 50 min, e quello completo, fino alla Grotta Bianca, di circa 3km e della durata di 2 ore.

Si accede alle Grotte attraverso una scalinata che conduce fino al fondo della Grave, mentre la risalita è assicurata da una coppia di veloci e sicuri ascensori.
Martedì 11 gennaio apertura straordinaria delle Grotte di Castellana per la visita speciale delle ore 18.30

Biglietto intero 15 euro - ridotto 12
Necessaria prenotazione allo 080/4998211

 
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