Putignano Ba - Le cadute negli anziani continuano a rappresentare una delle principali sfide per la salute pubblica in Italia, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sui costi socio-sanitari.
Oggi in Italia ci sono circa 14 milioni di persone con più di 65 anni. Entro il 2050 questo numero salirà a ben 19 milioni. Non solo aumenterà il numero totale degli anziani, ma crescerà anche il numero di quelli che vivranno da soli.
Una platea particolarmente esposta a “uno dei quattro giganti della geriatria”: la frattura del femore. Ogni anno in Italia sono infatti circa 120mila le persone, over 65, che cadono subendo questo tipo di incidente, soprattutto donne e in larga parte affetti da fragilità ossea con tassi, e complicazioni associate, che aumentano sensibilmente con l’età e raddoppiano nelle persone con più di 75 anni.
L’incontro è promosso dall’Ass.C.R.E.A. Comunicazione – progetto InCorporeSano, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune dei Putignano e con la Cooperativa “Occupazione & Solidarietà”.
A riferire i dati relativi ad incidenza, cause e costo socio-sanitaro, nonché ai nuovi percorsi di prevenzione evidenziando il ruolo dell’attività fisica adattata, il Dr. Patrizio F. Pulvento, giornalista e divulgatorie scientifico, chinesiologo sportivo perfezionato in ESA e geromotricità.
Noi sappiamo che nella persona anziana la forza muscolare va progressivamente diminuendo e soprattutto colpisce principalmente la muscolatura distale degli arti – Spiega il Dr. Pulvento, in particolare degli arti inferiori. Questo, unito anche ad un progressivo decadimento della capacità dei centri spinali e sovraspinali di coordinare le varie afferenze sensoriali, unito anche a un progressivo possibile decadimento di alcune funzioni cognitive, può comportare delle difficoltà da un punto di vista della stabilità e dell'equilibrio della persona anziana e tradursi in un aumentato rischio di caduta che è il fattore che noi dobbiamo in tutti i modi evitare. Per questo motivo il programma motorio dovrebbe basarsi su esercizi che lavorano sia da un punto di vista meccanico sul rinforzo dell'attività muscolare, sull'età muscolare, ma anche dal punto di vista cognitivo e sull'integrazione del processi cognitivi che sono alla base dell'organizzazione del movimento.
L’incontro sarà introdotto dall’Infermiera professionale Antonella Lattarulo, con interventi dell’Assessore ai servizi sociali Avv. Gianluca Miano e della dirigente I Area Dr.ssa Pamela Giotta. Nel corso della presentazione anche alcuni test dimostrativi della valutazione del rischio cadute.
