Una vasta operazione anticontraffazione ha permesso di individuare tre stamperie clandestine di etichette false. Sequestrati 226 mila articoli contraffatti o privi del marchi di sicurezza CE. 11 le persone denunziate all’autorita’ giudiziaria

GdF_sequestro_art_contraffatti_2Bari - I Militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Bari (Gruppo Pronto Impiego), hanno individuato in Altamura un negozio “grandi firme” nel quale venivano venduti capi di abbigliamento contraffatti. Si tratta di un esercizio completamente abusivo privo di autorizzazioni commerciali e di misuratore fiscale che per questo, riusciva a praticare prezzi piu’ bassi del normale, danneggiando illecitamente i commercianti in regola della zona.

Infatti, il locale era particolarmente frequentato da una clientela giovanile, che, spesso, veniva anche da fuori a chiedere informazioni sulla sua ubicazione. I finanzieri, dopo i primi sospetti e una preliminare attività di osservazione, decidevano di intervenire controllando attentamente le etichette e i cartellini apposti sui capi in vendita notando che i loghi esposti, relativi a note griffe, erano cuciti a copertura del marchio originario. I prodotti sequestrati, circa 1.200 pezzi, sono costituiti da scarpe, pantaloni, maglie, giubbotti, camicie, t-shirt, ecc., con colori, forme e disegni considerati di moda nella prossima primavera/estate 2012.

Il responsabile – un quarantenne di Altamura - e’ stato denunziato all’autorita’ giudiziaria.

Nel medesimo contesto sono stati eseguiti interventi nei comuni di Modugno, Andria e Trani, nei confronti di commercianti intenti alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti, con l’individuazione di tre stamperie, ubicate nei comuni di andria, trani e rimini, di cui si avvalevano gli “operatori del falso” per l’etichettatura dei prodotti.

Tra l’altro, al momento dell’irruzione dei finanzieri, venivano trovati 4.200 capi anonimi e di scarso valore appena “sfornati” dalle presse a caldo o pronte per l’applicazione dei “transfer” per stampa, subito sequestrati unitamente a numerosi telai, clichè, personal computer e centinaia di files immagini utilizzate per essere riprodotte ed applicate sugli articoli di maglieria.

In un esercizio di Modugno (Ba), invece, sono state sequestrate oltre 200 mila sfere ad uso vivaistico e decorativo, sprovviste delle necessarie avvertenze rese obbligatorie dal “codice del consumo”. Si tratta di un prodotto che, benche’ esteticamente attraente, e’ particolarmente pericoloso.

Sono stati complessivamente denunziati alle autorita’ giudiziarie di Bari e Trani, nr. 10 responsabili.

L’industria della contraffazione, che provoca enormi danni per l’economia lecita, nonostante le pesanti sanzioni che vengono applicate e l’intensa attivita’ di contrasto, continua ad essere particolarmente attuale per gli enormi introiti che ne derivano: basti pensare che, nei casi citati, articoli di maglieria acquistati a 3 euro, venivano rivenduti a 39 euro.

 
Condividi