La Guardia di Finanza ha arrestato Il commercialista Carmelo Quattrone, nell’ambito di un' operazione anti n’drangheta denominata “Araba Fenice” su ordine della DDA  di Reggio Calabria. Il professionista risiedeva da alcuni mesi a Putignano per via di un incarico come consulente aziendale per la CAP

GdF_auto_repertorio_copyPutignano Ba – La Guardia di Finanza ha eseguito la scorsa settimana un arresto a Putignano, nell’ambito di una grossa operazione anti n’drangheta denominata “Araba Fenice” su ordine della DDA  di Reggio Calabria, con perquisizioni in Calabria, Piemonte, Veneto, Lombardia e Puglia.



Si tratta di Carmelo Quattrone, da alcuni mesi residente a Putignano, in quanto consulente aziendale della CAP, nominato nell’ambito delle attività di risanamento e rilancio dell’azienda putignanese che, al momento, non risulta in alcun modo coinvolta nell’inchiesta.  La Guardia di Finanza lo ha prelevato presso la sua abitazione su Corso Umberto I^ a Putignano, e sottoposto l’appartamento a perquisizione.

Si tratta di un'operazione del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Scico di Roma della Guardia di Finanza che ha portato all'esecuzione di 47 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti imprenditori e professionisti affiliati, alla mafia calabrese. Sequestrati beni per 90 milioni di euro.

Le indagini hanno consentito di acquisire concreti elementi indiziari in ordine all'esistenza di un articolato sistema per l'accaparramento di importanti lavori edili tramite una serie di imprese, tutte legate direttamente o indirettamente, alle più note «famiglie di 'ndrangheta» calabrese.

Stando a quanto riferito alla stampa dagli investigatori, il Dr. Quattrone in particolare, insieme ad un altro commercialista, Francesco Creaco, nell'ambito del loro rapporto professionale con un affiliato alla 'ndrangheta, Giuseppe Stefano Tito Liuzzo, non si sarebbero limitati a svolgere la loro attività di consulenti, ma si ponevano come veri e propri consiglieri del pregiudicato. Quattrone, tra l'altro, avrebbe indotto Liuzzo ad effettuare una rivisitazione di una società, la Euroedil, in modo da evitare eventuali provvedimenti di sequestro.

 
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