Si tratta di Emanuele Mansueto di 90 anni. Il tragico evento alle 7 di questa mattina (Aggiornamento delle ore 19)

Suicidio_via_Forno_MongelliPutignano – Non ha lasciato nessun biglietto di addio, un signore di 90 anni che ieri mattina presto ha perso la vita questa precipitando dal terrazzino della sua abitazione, nel centro storico di Putignano.

Si tratta di Emanuele Mansueto, originario di Ruvo di Puglia. All’inizio non era del tutto chiaro se l’uomo fosse precipitato accidentalmente, oppure se si fosse l asciato cadere con l’intento di togliersi la vita. Col passare delle ore però tutto ha fatto propendere per la seconda possibilità, pur in assenza di un ultimo messaggio che potesse aiutare a comprenderne il motivo. Sul punto comunque sono ancora all’opera i Carabinieri di Putignano guidati dal Ltg B. Nucci, nell’intento di fare piena luce sulla vicenda.

Suicidio_via_Forno_Mongelli_2Il fatto si è verificato ieri mattina poco dopo le 6,30 in Via Forno S.Nicola, una stradina del centro storico di Putignano alla quale si accede dall’Estramurale a Mezzogiorno. L'uomo era vedovo e viveva solo. Ad allertare il 118 è stato un vicino che si è subito accorto di quanto era accaduto e sperava che l’uomo potesse ancora essere salvato. Il salto non è stato molto alto trattandosi di costruzioni di appena due piani.

Tuttavia quel volo per l’anziano 90enne è stato letale. All’arrivo dei soccorsi infatti, Mansueto era già spirato. Sul posto oltre ai militari dell'arma anche un'ambulanza del 118 e i Vigili del Fuoco di Putignano del turno D, guidati dal CSE Scianatico questi ultimi hanno provveduto a guadagnare l’accesso all’abitazione dell’uomo per trovare i documenti necessari ad una prima identificazione. I carabinieri hanno poi provveduto a rintracciare i familiari che a quanto sembra vivono fuori Putignano.

La prima ad arrivare sul posto è stata la figlia del Mansueto, che ha fornito alle forze dell’ordine le prime informazioni utili a ricostruire l’accaduto e per cercare di comprendere le ragioni dell’estremo gesto. Stando alle testimonianze raccolte sul posto, l’uomo era praticamente barricato in casa con la porta chiusa da ben tre chiavistelli. Un tipo solitario e diffidente. Vista l’età avanzata e gli acciacchi ad essi collegati, pare che i familiari stessero valutando la possibilità di trasferirlo, nel suo interesse, in una struttura assistenziale. Eventualità che l’uomo potrebbe non aver preso bene, tanto da renderlo ancora più irrequieto. Tuttavia si tratta solo di ipotesi attualmente al vaglio degli organi competenti.

DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI
Il tragico epilogo della vicenda che vede ancora una volta sfortunata protagonista una persona anziana e sola, per la quale anche un piccolo problema può diventare un grande pericolo o generare un disagio. Sulla questione è intervenuto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Putignano. <<Più la vita si allunga, più la popolazione anziana cresce>>.

Così l’assessore Gianluca Miano, il quale, interessandosi alla vicenda ha riferito che il Mansueto non era seguito dai servizi sociali e che risultava solo pervenuto anni fa a Putignano dalla città di Bari. <<In mancanza di segnalazioni apposite non riusciamo ad intercettare di tutti casi di anziani soli in difficoltà. E quando li troviamo, molti di loro respingono per orgoglio ogni forma di aiuto. A tal proposito – prosegue l’assessore – l’anno scorso abbiamo candidato due progetti per il servizio civile che prevedono l’utilizzo di di giovani da mandare in giro a scoprire queste situazioni invisibili, in modo da creare un’anagrafe ad hoc di anziani soli e in difficoltà e fare prevenzione. Così, nel caso in cui si appalesi una situazione di bisogno importante, i servizi sociali potrebbero intervenire opportunamente>>.

Ora si attende che tali progetti vengano finanziati per creare un servizio utile a scongiurare il problema della solitudine degli anziani e a dare lavoro ai giovani affidatari dell’incarico.


 
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