L’opera è stata realizzata dall’Architetto scultore Pietro Gonnella, grazie ad una donazione di Fausta Morea e di suoi familiari. La cerimonia alla presenza del Vescovo Mons. Domenico Padovano

Chiesa_del_Carmine_nuovo_altare2_lowPutignano Ba – Mercoledì 29 ottobre, in una chiesa gremita di gente, è stata celebrata la funzione religiosa che ha avuto come elemento centrale la benedizione del nuovo altare. Il manufatto artistico è stato realizzato dall’architetto scultore putignano Pietro Gonnella che aveva già prestato la sua opera in questa parrocchia per la statua di San Pio, il restauro dell’antica sede, il progetto della vetrata della sala Giovanni Paolo II.

L’altare è realizzato in legno di noce e castagno e poggia su una base di marmo bianco. Nella pietra centrale sono state poste le reliquie di San Nectario, Vescovo della Pentapoli, taumaturgo e fondatore del monastero della SS. Trinità a Egina, vissuto dal 1846 al 1920, e di San Nicostrato Martire, vissuto in Pannonia nel 306, patrono dei marmisti. Le reliquie sono racchiuse tra i bracci di una croce che viene a formarsi sulla mensa.

Sul corpo dell’altare sono ritratte, in foglia d’oro, motivi vegetali: le foglie di acanto, arrampicandosi, ornano lo stemma dell’ordine dei carmelitani: una montagna stilizzata che rappresenta il Monte Carmelo. Tre stelle a sei punte sono così sistemate: una al centro, rappresenta i carmelitani (e ogni cristiano) in cammino verso la cima del monte. Le altre due stelle, simboleggiano i carmelitani (e i cristiani) che sono giunti alla vetta della santa montagna che è Cristo. La corona rappresenta la sovranità di Dio che va servito con fedeltà e rettitudine.

Autrice della donazione alla chiesa la sig.ra Fausta Morea insieme al alcuni amici e parenti, che hanno contribuito totalmente per la realizzazione di quest’opera in memoria dei cugini Pietro e Aida Giotta.  Si tratta di due putignanesi che hanno dato lustro alla nostra città in California, a Visalia.

Erano presenti alla cerimonia presieduta dal Vescovo mons. Domenico Padovano, oltre a Don Mimmo, Don Giovannino e l’arciprete Don Battista. Tra i banchi della chiesa i rappresentanti di tutte le parrocchie di Putignano, le autorità civili e tantissimi fedeli.

Al termine della messa, l’Architetto Gonnella ha fatto dono di un dipinto finemente realizzato di suo pugno al Vescovo e che lo ritrae con la reliquia di Santo Stefano tra le mani. Il ritratto è stato consegnato a S.E. mons. Domenico Padovano delle sue due figliole dell'architetto, offrendo a tutti i presneti un nuovo momento di commozione.

 
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