Circa 2300 Putignanesi hanno partecipato ad una ricerca internazionale sulle abitudini alimentari, dell’IRCCS De Bellis di Castellana Grotte

Legambiente_alimentazionePutignano Ba – Lo studio ha evidenziato che le persone sotto i 50 anni prediligono il modello alimentare occidentale (cibo spazzatura). Le persone più anziane, più gli uomini delle donne, aderiscono maggiormente alla più salutare dieta mediterranea.

Sono questi alcuni dati emersi nel corso di un interessantissimo studio, in merito al quale ha relazionato il Dott. Alberto Osella del reparto di epidemiologia dell’IRCCS De Bellis di Castellana Grotte, nel corso di un convegno sull’alimentazione di qualche giorno fa, organizzato da Legambiente di Putignano e intitolato “Putignano nel piatto”. Nell’occasione il medico si è soffermato sugli aspetti della ricerca che hanno consentito di indagare il comportamento alimentare dei soggetti osservati.   

Legambiente_alimentazione3Obiettivo del convegno quello di promuovere il GAE, una variante digitale gruppi di acquisto solidale, costituiti da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro. Prodotti provenienti da piccoli produttori locali, per avere la possibilità di conoscerli direttamente e per ridurre l’inquinamento e lo spreco di energia derivanti dal trasporto. Inoltre si cercano prodotti biologici o ecologici che siano stati realizzati rispettando le condizioni di lavoro.Il GAE ruota attorno a un sito web che funge da vetrina e punto di incontro:  “gaemurgiadeitrulli.it”.

Legambiente_alimentazione4Effettuata l’iscrizione, l’utente potrà comodamente da casa, visualizzare e prenotare i prodotti disponibili. Altrettanto, i produttori potranno utilizzare il sito per proporre le loro produzioni ed entrare in rete. L'utente, potrà poi ritirare e pagare la "spesa" recandosi presso i luoghi prestabiliti dove farà sosta il furgone del GAE, prevalentemente nelle aree mercatali e nei giorni di mercato settimanale dei 5 comuni di riferimento del progetto: Putignano, Castellana Grotte, Noci, Alberobello, Locorotondo.

Tornando allo studio di livello internazionale dell’IRCCS De Bellis di Castellana Grotte, esso è partito nel 2005 con il nome di "nutriepa", e aveva già evidenziato nelle prime fasi che, su 2301 soggetti esaminati (tutti di Putignano), il 50% è risultato in soprappeso di cui il 16% obesi. Il 59% maschi e 42% donne. Di questi, il 20,5% con meno di 30 anni; il 76% tra i 70 e 79 anni. Sono dunque risultati prevalentemente in soprappeso i soggetti più anziani. Pare infatti che dopo i 30 anni si cresca un grammo al giorno in assenza di attività fisica.

Altro dato emerso dallo studio e strettamente collegato ai precedenti, quello che ha evidenziato che il 24% dei soggetti in soprappeso presentava un fegato steatosico (fegato grasso), un dato assimilabile a quello relativo alla percentuale di obesi.

La ricerca di livello internazionale prosegue e il prossimo anno saranno verificati quali e quanti eventi patologici si sono verificati in queste persone che hanno mangiato più o meno bene. Nella parte finale saranno avviate le campagne di prevenzione.

Il Dott. Osella si è soffermato sui tre “modelli” (dietary pattern) di alimentazione individuati: mediterraneo, moderato e occidentale. Il modello occidentale rappresenta quello composto da cibo spazzatura, ritenuto responsabile di molte patologie.

Rilevatore_misure_antropometricheQuest’ultimo,  è composto principalmente da carni rosse, salse e poche verdure e bevande zuccherate e superalcolici. Il modello di alimentazione “moderato” è composto debolmente di carne rossa, molta carne bianca, associata ad un adeguato consumo di verdure. Il modello mediterraneo è composto da legumi e verdure,  pesce e vino rosso. Risulta in ogni caso consumato in modo limitato il pesce. Nel corso di un’analisi più dettagliata relativa alla presenza nell’organismo di acidi grassi, su è scoperto che nei soggetti aderenti al modello mediterraneo erano molto presenti gli acidi grassi omega 3 omega 6, ma che non provenivano dal consumo di pesce.

Queste sostanze utili all’organismo, si trovano abbondantemente in una pianta che cresce spontanea nelle nostre campagne. E' conosciuta con il nome di “porchiazza” e si mangia con l’insalata. I soggetti più anziani che seguono il modello mediterraneo,  risultano più magri, il contenuto di grasso nell’organismo è basso, e l’ecografia epatica non rivela quello che si definisce il “fegato grasso” o steatosico.

I soggetti sottoposti allo studio, sono stati suddivisi in tre gruppi: fino a 35 anni, fino a 50 anni e più di 50anni.  Si è notato che nelle persone con meno di 50’ anni prevale il modello occidentale. Inoltre, le persone più anziane,  più gli uomini delle donne, aderiscono di più alla dieta mediterranea.

Nel 2009 - 2011 a due gruppi di partecipanti che avevano evidenziato una lieve steatosi epatica, sono state rispettivamente somministrate la dieta mediterranea e quella salutare suggerita dall’istituto della nutrizione. Entrambe le diete aveva abbassato il livello di steatosi, ma la mediterranea si è mostrata più efficace. Alla dieta poi saranno anche combinati due programmi di attività fisica, tra corsa e palestra con attività aerobica (sempre a Putignano). Anche l’attività fisica riduce il fegato grasso.

Dal 30 settembre 2014 partirà il nuovo studio dove saranno sperimentati i due rimedi combinati.

Nel tirare le somme il Dott. Osella ha sottolineato che la dieta, neanche esagerata, previene il diabete, le malattie cardiovascolari e il cancro.  Si continuerà a lavorare sulla popolazione di Putignano, anche se i fondi sono limitati.

Putignano è stato scelto perché ritenuto rappresentativo della popolazione media della Puglia. Non è né troppo e né poco industrializzato; né prevalentemente rurale e neanche urbano, con una densità di popolazione ideale rispetto all’estensione geografica. Il progetto si rivolto a persone dai 18 anni in su fu progettato nel 2004 e fatto partire il 5 luglio del 2005, data in cui fu arruolato il primo volontario.

Accelerometro_biassiale_lowNato sotto la direzione del Dott. Manghisi, allora primario della medicina di gastro-enterologia attualmente in pensione, ha precisato il Dott. Osella, la ricerca è stata condotta in stretta collaborazione con il laboratorio di epidemiologia, trattandosi di uno studio sulla popolazione. I soggetti sono stati scelti tramite le liste elettorali del Comune di Putignano e campionati all’interno dell’elenco dei pazienti assegnati a ogni medico di famiglia che è stato così coinvolto nel progetto.

Calorimetria_indiretta_lowSono stati utilizzati: un questionario per ricavare dati clinici, malattie pregresse, abitudini e stile di vita dei pazienti, precedenti chirurgici e anamnesi generale anche con domande riferite alla vita sessuale e all’uso di droghe: un ulteriore questionario EPIC (standard europeo) sulle abitudini alimentari; un prelievo ematico con marcatori tumorali; misurazioni antropometriche. Nel 2015 saranno verificati quali e quanti eventi patologici si sono verificati in persone che hanno mangiato più o meno bene. Nella parte conclusiva saranno infine avviate le campagne di prevenzione.

 
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