Il Dott. Gianni Intini e la Dott.ssa Rosa Donnaloia, spiegano la proposta illustrata durante l’incontro dell’Ass. Elena Gentile con i medici di base

Ass_regionale_Elena_Gentile11_low_copyPutignano Ba – L’assessore regionale alla salute Elena Gentile, sembra aver accolto con entusiasmo il progetto ispirato al modello della “Casa della salute”, illustrato nel corso dell’incontro con i medici di base giovedì scorso a Putignano.


L’idea di massima è quella di mettere dentro una stessa struttura i venticinque medici putignanesi per offrire un servizio garantito ai pazienti per 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20). L'idea è quella di utilizzare come sede l’attuale Distretto Socio Sanitario di Via Giuseppe Pugliese, in modo da realizzare un centro poliambulatoriale, composto da medici di base, specialisti e persino la guardia medica.

Gli uffici attualmente presenti potrebbero essere dislocati presso l’ex sanatorio (ristrutturato) di S.Michele in Monte Laureto, che difatti l’assessore Gentile ha voluto subito visitare.

L'associazionismo tra medici previsto dalla Legge Balduzzi si basa sul fatto che più medici insieme, garantiscono migliore e continua assistenza al paziente rispetto al singolo medico di famiglia, risparmiando. Si chiamano AFT, Associazioni Funzionali Territoriali.

Sarebbe inoltre possibile unificare le linee guida diagnostiche e terapeutiche con un farmaco di primo livello, secondo livello e così via, per evitare lo spreco di farmi e la prescrizione di esami inutili. Inoltre offirebbe ai pazienti una diagnostica di base, come elettrocardiogramma, ecografia, esame delle urine, test dell’atroponina per le cardiopatie, ecc.

Autorizzando la struttura presso i NAS, sarebbe possibile addirittura recuperare i farmaci utilizzati parzialmente da coloro che ne hanno usato solo una parte o hanno cambiato terapia. Questo consentirebbe di avere una piccola farmacia disponibile per le prime cure del paziente, anche quando le farmacie sono chiuse.

Ass_regionale_Elena_Gentile12_copyInoltre le associazioni in gruppi di medici, possono ottenere delle indennità per il personale di segreteria e infermieristico. In questo modello organizzativo sarebbe possibile ottenere il riconoscimento della Regione Puglia e tramite la ASL intercettare queste indennità che consentirebbero di assumere nuovo personale. In base alla popolazione putignaese: circa 11-12 collaboratori di studio a tempo pieno e almeno 9 infermieri, che contribuirebbero al migliore funzionamento della struttura e per le ADI (assistenza Domiciliare integrata a domicilio).

Attualmente infatti, l’assistenza domiciliare viene garantita dal distretto solo di mattina e dal lunedì al venerdì. Con la continuità assistenziale offerta da questo nuovo modello organizzativo invece, si potrebbe assicurare il servizio anche di pomeriggio e persino il sabato e la domenica a turno.

Anche la guardia medica potrebbe essere allocata in questa struttura e sarebbe supportata da un infermiere, oggi non previsto. Inoltre la guardia medica avrebbe accesso all’anamnesi e alla cartella clinica di ciascun paziente per intervenire più rapidamente.

In base al documento, stilato e sottoscritto dai medici di Putignano, l’iniziativa mira a:

  • offrire equità nell’accesso ai servizi sanitari in ottemperanza ai livelli essenziali di assistenza sanitaria.
  • attuare l’integrazione tra assistenza primaria e continuità assistenziale;
  • applicare la buona pratica clinica sulla base della EBM (Medicina basata su prove di efficacia) e della Clinical Governance;
  • adempiere alla appropriatezza prescrittiva in un’ottica di risparmio delle risorse assegnate;
  • utilizzare protocolli diagnostici – terapeutici comuni e condivisi, per perseguire finalità cliniche indipendenti dallo strapotere diagnostico specialistico esercitato nelle strutture pubbliche e private, fornendo al paziente metodologie ed approcci adeguati alle effettive necessità;
  • creare protocolli di verifica ed audit interni ed esterni per monitorare in tempo reale il processo di riorganizzazione, adeguarlo o mutarlo per perseguire gli obiettivi prefissati;
  • collaborare con il Distretto per i programmi di aggiornamento e di formazione, per i progetti di ricerca, per la valutazione dei risultati nel rispetto dei rispettivi ruoli, clinico – diagnostico dei Medici e amministrativo statistico dei Dirigenti;
  • recuperare l’autonomia gestionale clinica con il rispetto delle regole a tutela dei diritti dei cittadini spesso maltrattati dalla mancata applicazione di leggi e regole misconosciute o ignorate da Medici Specialisti / Ospedalieri, reclamando una  indipendenza professionale non più ospedalocentrica;
  • svolgere la propria attività dalle ore 08.00 alle ore 20.00;
  • gestire i codici bianchi, nelle suddette 12 ore, implementando una diagnostica di primo livello;
  • migliorare l’informatizzazione, dichiarando la disponibilità alla comunicazione di tipo telematico con i centri di prenotazione Aziendale (centro CUP interno) ed alla ricezione dei referti specialistici;
  • organizzazione univoca e puntuale delle ADP, ADI e ADT applicando anche in questo caso protocolli comportamentali, gestionali e con fluidità di dati per consentire interventi mirati e straordinari;
  • collaborazione strategica con i colleghi del 118 per la gestione delle urgenze e la fornitura di informazioni e dati che solo il MMG possiede;
  • far emergere le professionalità specialistiche presenti fra i Medici di Medicina Generale per una più immediata valutazione, ottimizzazione delle cure e contenimento dei costi;
  • definire una piattaforma collaborativa con i Medici Specialisti cercando di ottimizzare i tempi di attesa valutando insieme le condizioni di non differibilità;
  • attivare ambulatori dedicati per formazione / informazione, prevenzione malattie metaboliche, di interesse sociale a grande impatto economico.
 
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