L’Assessore regionale Elena Gentile a Putignano: “non è prevista né pensata alcuna depotenziamento e/o chiusura del S.Maria degli Angeli. Neanche in previsione del nuovo presidio ospedaliero di Monopoli-Fasano”

Ass Reg Sanità Elena Gentile7 lowPutignano Ba – Sta visitando tutti gli ospedali della Puglia l’assessore alla salute della Regione Puglia Elena Gentile che quest’oggi è approdata anche a Putignano. Nel corso della mattinata si è recata in compagnia del sindaco De Miccolis presso il S.Maria degli Angeli, per visitare tutti i reparti e raccogliere indicazioni e pareri da parte dei dirigenti medici, dei pazienti e dei loro familiari.


Nel pomeriggio ha incontrato i medici di base per un confronto e proposte di questi ultimi per discutere in merito al potenziamento dei servizi di medicina territoriale.

“Non ci sono negli atti di programmazione della Regione Puglia iniziative finalizzate al depotenziamento dell’ospedale di Putignano”. Queste le prime parole dell’Ass. Gentile i conferenza stampa a margine della visita di oggi. “Né negli atti in coso di riconfezionamento del piano di riordino ospedaliero c’è traccia di iniziative che possano danneggiare questo presidio ospedaliero” – ha aggiunto l’assessora.

La visita di oggi ha permesso di verificare il livello di qualità del nosocomio putignanese e le possibilità di miglioramento del profilo dei servizi offerti. Come il potenziamento dell’unità operative dell’unità di diagnostica per immagini con un nuovo apparecchio di risonanza magnetica. La Gentile ha assicurato che solleciterà la programmazione di interventi per “rifunzionalizzare” alcuni reparti ancora non oggetto di ristrutturazione. 

A tal proposito Elena Gentile ha evidenziato l’azione della Regione Puglia per l’ottenimento di risorse (Art.20 legge finanziaria 1988), per 500milioni di euro, che serviranno per mettere in sicurezza con le nuove  norme di legge, alcuni ospedali. Ma anche per la realizzazione dei nuovi ospedali oltre quelli di Taranto e Monopoli-Fasano, che hanno già superato il vaglio del programma quadro sottoscritto.

Ha ottenuto condivisione da parte del Ministero anche l’ipotesi, per le ASL di questa regione, di accedere in ai fondi alla Cassa Depositi e Prestiti, per avere subito a disposizione le somme nel caso in cui i 500milioni venissero dilazionati in trance successive.

Alcuni altri interventi sono stati finanziati dalle risorse comunitarie FERS asse III (inclusione sociale) e con i fondi PAC, per favorire la medicina del territorio e le tecnologie ad essa correlate, dove si gioca, a detta dell’assessore, la partita del futuro e con la quale si potranno migliorare i sevizi a beneficio degli utenti.

Ass_regionale_Elena_Gentile11_lowIl modello organizzativo proposto dai medici di base di Putignano, nel corso dell’incontro pomeridiano in sala consiliare del comune, centra pienamente la programmazione regionale del contenimento dei costi e del miglioramento della qualità dei servizi: “mi attiverò subito per reperire risorse perché questo passaggio venga subito realizzato”.

 

Tale modello organizzativo della medicina territoriale si ispira a quello della “Casa della salute”, da intendersi come la sede pubblica dove operano, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale e Specialistica ambulatoriale, e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione. Sistema organizzativo che spiegheremo nel dettaglio in un prossimo articolo.

L’assessore Gentile ha anche risposto alle domande dei giornalisti, per esempio in merito all’annosa questione dell’impossibilità da parte dell’Ospedale di Putignano, che copre anche i comuni di Turi, Sammichele di Bari, Noci, Gioia del Colle, Alberobello e Locorotondo, di soccorrere i pazienti colti da infarto per mancanza di una emodinamica o della rianimazione.

Ass_regionale_Elena_Gentile14_lowSituazione complicata da quando sono state eliminate le UTIC (unità di terapia intensiva coronarica), prima presenti sia a Putignano, sia a Monopoli.  Il trattamento delle patologie cardiologiche, com’è noto, necessitano di intervento immediato. Attualmente invece, i pazienti con questo tipo di problemi devono essere trasportati fino al Miulli di Acquaviva o a Bari. (A bari ci sono ben 7 emodinamiche). 

L’assessore Elena Gentile, ha assicurato che interesserà la Direzione Sanitaria affinché venga spostato un laboratorio di emodinamica anche nell’entroterra di Bari.

Si è parlato anche di tempi di attesa per la diagnostica. La Gentile ha assicurato che la sperimentazione delle nuove misure per l’abbattimento delle liste d’attesa, iniziata a gennaio in alcuni ospedali, sta dando risultati positivi. I laboratori dotati soprattutto di apparecchiature radiografiche e diagnostiche oggetto della sperimentazione, stanno lavorando dalle 8 alle 20, con prolungamento fino alle ore 24, per smaltire le liste di attesa, con apertura anche il sabato e la domenica. Nei prossimi giorni saranno resi pubblici i risultati.

 
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