Questa volta si tratta di un richiamo corale all’amministrazione comunale da parte di ben 7 associazioni: Legambiente Putignano, La Goccia, UISP’80, Maestri Cattolici Italiani, GCIL Putignano, Pax Christi, Comitato per i Beni Comuni Putignano.

Rifiuti_abbandonati_5Putignano Ba - Nel comunicato si legge: "è una situazione di disagio a volte estetica, in quanto è deturpato il paesaggio, ma anche igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza... ".

"... Che Il problema sia stato fino a questo punto affrontato in termini prevalentemente commerciali e sia stata dimenticata la portata culturale e pedagogica del problema... All’Amministrazione Comunale e quindi all’ATI compete fornire mezzi idonei, in numero sufficiente e in luoghi appropriati per la raccolta e la rimozione dei rifiuti, per evitare continue e dispendiose raccolte straordinarie dei rifiuti, che pesano ulteriormente sulle tasche dei cittadini".

Comunicato Stampa integrale

Non vogliamo una seconda “terra dei fuochi”...diamo un nome a Putignano

Siamo in tanti, cittadini di Putignano, ad aver accolto positivamente e con adeguato impegno la scelta dei nostri amministratori, di avviare e portare a regime la raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro paese. Ma è sotto gli occhi di tutti lo stato di degrado in cui versa la campagna putignanese e a volte il centro storico, a causa dei depositi di rifiuti.

E’ una situazione di disagio a volte estetica, in quanto è deturpato il paesaggio, ma anche igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza. I dati che ci vengono forniti dimostrano che in larga parte siamo cittadini con un buon grado di consapevolezza e cultura civica, ma fino ad un certo punto: perchè il permanere di comportamenti inadeguati e di scelte politiche lente, rischiano di indurre un’evoluzione negativa dei processi.

Noi siamo convinti, che il problema sia stato fino a questo punto affrontato in termini prevalentemente commerciali e sia stata dimenticata la portata culturale e pedagogica del problema. Anche nelle fasi di monitoraggio dell’andamento della raccolta, si opera persistendo su questa miopia. Noi diciamo che non è bastato e non basta avere un progetto, seppur grande, orientato solo allo sforzo di raccogliere il maggior peso di “prodotti di rifiuto”.

Noi diciamo che non solo differenziare oggi è un obbligo di legge, ma che per il futuro, è l’unica via di salvezza per una terra stanca e offesa dalla presunzione e dall’arroganza dell’uomo, seguendo le quattro erre: ridurre, riciclare,  recuperare e riusare.  Ma diciamo anche, che il nostro paese possa essere considerato all’avanguardia dei paesi europei più avanzati.

Ognuno è responsabilmente tenuto a collaborare, a fare la sua parte: singoli cittadini, associazioni, aziende, amministrazione comunale. Ad ogni singolo cittadino è richiesta la massima collaborazione per tenere comportamenti responsabili, per sensibilizzare al problema. Alle Associazioni spetta attivarsi per un’operazione culturale che coinvolga e orienti i concittadini.

All’Amministrazione Comunale e quindi all’ATI compete fornire mezzi idonei, in numero sufficiente e in luoghi appropriati per la raccolta e la rimozione dei rifiuti, per evitare continue e dispendiose raccolte straordinarie dei rifiuti, che pesano ulteriormente sulle tasche dei cittadini.

Per questo riteniamo di dover indicare i problemi e le soluzioni più urgenti di oggi:

-          Avviamento rapido del nuovo Centro Comunale di Raccolta, attualmente pare, già affidato all’Ati, per cancellare immediatamente i costi di mantenimento della vecchia struttura privata di via Foggia La Rosa, oggi a carico della collettività;

-          Raccolta nelle aree rurali: pochi cassoni, tempo limitato di permanenza, difficoltà a smaltire l’umido, impossibilità di raccogliere altre frazioni di rifiuto riciclabile;

-          Attivare una raccolta di tipologie particolari: come pannolini e pannoloni;

-          Reintegrare, da subito, la dotazione di buste per l’organico, plastica, carta, le prime già esaurite da tempo.

-          Infittire la rete dei controlli e quindi, delle sanzioni;

-          Promuovere autonomamente (senza ATI) un piano di informazione-formazione sul “valore” della raccolta differenziata gestito dalle Associazioni del territorio sensibili al problema;

-          Avviare azioni concrete che premino i comportamenti virtuosi con sgravi o gratificazioni di varia natura;

-          Avviare azioni di riduzione dei rifiuti e “valorizzazione reale” dei rifiuti raccolti;

E’ una situazione insostenibile che richiede una pronta, radicale soluzione. Noi possiamo fare la nostra parte e la faremo  e vogliamo anche che Putignano abbia un nome: vogliamo Putignano Linda!

Sottoscritto
Legambiente Putignano “Circolocittà”
La Goccia
UISP’80
Maestri Cattolici Italiani
GCIL Putignano
Pax Christi
Comitato per i Beni Comuni Putignano

 
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