- Le famiglie sollevano la questione morale: siamo stati ingannati; ci viene sottratto un diritto acquisito; ci avevano garantito verde e un magnifico panorama. Abbiamo investito i risparmi di una vita.
- De Miccolis: da un punto di vista formale la procedura è legittima e necessaria per la realizzazione di tre nuovi capannoni nella cittadella del carnevale

PL5_confrontoPutignano (Ba) - La sala consiliare del Comune di Putignano è stata teatro di un faccia a faccia piuttosto acceso ieri sera, 8 settembre, tra residenti della zona PL5 (quartiere compreso tra Via Paive e Via Murat) e amministratori e tecnici comunali. I residenti del PL5 hanno dapprima incalzato il sindaco sollevando la questione legata ai disservizi e ai disagi che il quartiere patisce, per via del ritardo nella consegna delle opere di urbanizzazione da parte dei costruttori (marciapiedi, illuminazione, ecc.). 

A fronte di tasse regolarmente corrisposte, manca ancora la luce nelle strade, il servizio di igiene urbana e sono a disposizione, eccezionalmente, solo 3 bidoni per 120 famiglie.

Ma ciò che è apparso predominante è un sentimento di profondo rammarico per il fatto che coloro che coloro hanno acquistato casa in quel quartiere si sentono ingannati due volte. Prima per il prezzo pagato e dopo per le promesse non mantenute. Qualcuno dei presenti intervenuti ha raccontato di aver acquistato casa in quel quartiere per un prezzo doppio di quello dichiarato (trattatasi di edilizia convenzionata), per le varianti richieste in progetto.

Sacrifici assunti in nome della vista a perdita d'occhio sulle colline del territorio, non certo per ammirare altro cemento e perché gli era stato garantito che l'area sarebbe stata circondata dal verde per far giocare i bambini. Oggi quelle stesse famiglie vedono svanire il loro sogno di quartiere modello, perché apprendono che in quegli spazi saranno edificate nuove case per edilizia sociale convenzionata che toglieranno respiro al quartiere.

Per cosa poi? Per permettere al Comune di ricavare dall'operazione i soldi necessari alla costruzione di tre capannoni nella cittadella del carnevale che andrebbero a completare i 4 già quasi finanziati con progetti di rigenerazione urbana. Sul punto i presenti hanno accusato il comune di speculazione edilizia se l’obiettivo dell’amministrazione è quello di fare “cassa”.

 
Condividi