BernardoNotarangeloIntervista con Bernardo Notarangelo

Putignano (Ba) - Che peso e che influenza ha avuto la presenza dell’Ente Regione, per suo tramite, all’interno del CdA della Fondazione per l’organizzazione del Carnevale di quest’anno? La Regione potrebbe favorire il reperimento di nuove risorse per il carnevale o contribuire a posizionarlo meglio tra le attività di “eccellenza” del sud Italia?

L’adesione della Regione Puglia alla Fondazione Carnevale di Putignano, siglata con una delibera nel febbraio del 2010, approva contestualmente una quota di partecipazione annuale di 50mila euro. A questa somma c’è da sommare una risorsa aggiuntiva pari a 130mila euro, riconosciuta dalla Regione nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera  Grecia-Italia. I 180mila euro totali sono già stati versati nelle casse della Fondazione, attribuendo alla manifestazione putignanese un ruolo di spicco fra gli eventi di eccellenza della Puglia, insieme alla Notte della Taranta. Nuove risorse potrebbero arrivare dalla Regione continuando a giocare la partita dei finanziamenti europei. Ma qui è importante che la Fondazione Carnevale di Putignano candidi progetti ed iniziative che coinvolgano bacini territorialmente strategici: per esempio il Mediterraneo o l’Adriatico.

Nel corso della festa ai capannoni, lei ha parlato di novità e risultati conseguiti nell’ambito della comunicazione. Comunicazione intesa non solo come mera pubblicità degli eventi ma come promozione dell’immagine. Coma ha funzionato quindi la comunicazione quest’anno, tenuto conto del lamentato ritardo nella produzione e distribuzione di pieghevoli e locandine, nonché dell’assenza di Telenorba?

La comunicazione è stata garantita attraverso il supporto del Teatro Pubblico Pugliese (cui peraltro aderisce il Comune di Putignano) che ha messo a disposizione il proprio Ufficio Stampa e l’esperienza di una squadra ben collaudata. Nonostante il gruppo di lavoro abbia mosso i primi passi solo poche settimane prima dall’avvio degli eventi, del Carnevale di Putignano si è parlato attraverso tutti i canali di comunicazione: dalle radio al web, dalla stampa locale a quella nazionale, spazi significativi sono stati ritagliati con una dignitosa visibilità perfino in Rai, come non accadeva da tempo. Certo, se si decidesse di affidare la comunicazione ad una squadra stabile, una volta a regime, qualsiasi ritardo nella diffusione e promozione delle iniziative non avrebbe attenuanti.

Quali potrebbero essere i passi più importanti da muovere subito per beneficiare della buona riuscita dell’ultima edizione e favorire quindi migliori risultati per il prosieguo?

Bisognerebbe crederci di più, puntare sugli elementi distintivi del nostro Carnevale contestualizzandolo nello scenario più ampio della Puglia. In questo percorso, mi sembra inammissibile la rivendita dei nostri pupi in cartapesta per la realizzazione di altri carnevali! Dovremmo tutelare di più i nostri artisti della cartapesta.

 
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