Metterlo a norma, secondo i progettisti costerebbe intorno ai 250mila euro o più, quindi il Comune ha deciso di chiamare ai danni il consorzio ATO Ba/5

Centro_Comunale_di_Raccolta_Rifiuti_PutignanoPutignano Ba – A tre anni dalla partenza della raccolta differenziata dei rifiuti a Putignano, resta insoluto il problema del Centro Comunale di Raccolta che ancora non funziona a pieno regime.

Realizzato dal consorzio Ato Ba/5 e costato circa 500mila euro di cui 150mila di compartecipazione della locale amministrazione, il centro di raccolta non è conforme ad alcune norme tecniche in materia per via di alcune anomalie costruttive, quindi non svolge appieno il suo compito.

I costi di adeguamento, secondo i progettisti interpellati si aggirerebbero intorno ai 250mila euro o più. Per fare un esempio, il Centro Comunale di Raccolta di Putignano non è abilitato ad accogliere al suo interno i rifiuti di tipo Raee. Il Comune pertanto è costretto ad un maggiore esborso di denaro per assicurare tale servizio con un'isola mobile posizionata fuori dai cancelli del CCR.

Insomma, l’ex amministrazione De Miccolis, prese in consegna nel febbraio 2013, e successivamente attivò, una struttura non completamente funzionante. Quando fu preso in consegna dal Comune, la struttura era sprovvista di fornitura elettrica e idrica, allacciati solo in un secondo momento; sprovvista dell’impianto antincendio; con rampe ad accesso limitato e con irregolarità del manto stradale del piazzale che richiesero da subito interventi tampone per evitare la formazione di accumuli e ristagni di acqua piovana.

Per questi motivi l’amministrazione comune di Putignano guidata dal sindaco Giannandrea, prima di spendere altri soldi, ha deciso di fare causa alla Ato Ba/5.

Con determina dirigenziale si dice espressamente che la struttura consegnata presenta alcune difformità rispetto alle previsioni del decreto ministeriale del 8 agosto 2008 è bella DGR numero 645 del 23 aprile 2009 linee guida regionali per la realizzazione dei centri comunali di raccolta nonché di altre normative specifiche così come evidenziato dalla relazione tecnica del 11 aprile scorso agli atti del Servizio Ambiente che limitano la fruibilità e che comportano la necessità per il Comune di sostenere i costi aggiuntivi per garantire il corretto svolgimento del servizio di igiene ambientale.

L'amministrazione dunque annuncia un azione in danno del consorzio Ato bacino Bari 5 per aver consegnato una struttura non conforme alle norme tecniche invece richieste.

 
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