Notte dei Giganti di Carta PutignanoPutignano (Ba) -  Grande successo per LE NOTTI DEI GIGANTI DI CARTA, la manifestazione estiva realizzata dalla Fondazione Carnevale di Putignano che ha visto la presenza di oltre 70.000 visitatori. Un risultato eccellente, concretizzatosi grazie ad una proposta di arte e spettacolo che ha messo assieme le diverse anime di questa straordinaria manifestazione.

Il momento cruciale è stato rappresentato dalla sfilata dei carri allegorici, tenutasi domenica 4 luglio, alla quale sono accorse oltre 40.000 persone per ammirare le mastodontiche opere in cartapesta create dai maestri di Putignano.

Le notti dei Giganti di Carta hanno però avuto un vero climax, a partire dal bellissimo concerto di venerdì sera, quando i
Radiodervish e 40 elementi della Banda di Sannicandro di Bari hanno presentato per la prima volta in Puglia il loro album “Bandervish”. Un riscontro ancor più esaltante si è avuto con il live di Roy Paci & Aretuska – tenutosi sabato 3 luglio – una delle migliori esibizioni del nuovo tour del bravissimo artista siciliano. Il finale dell’edizione 2010 è stata invece riservata alla Battaglia dei Cuscini, un momento di divertimento puro e coinvolgente durante il quale centinaia di persone si sono scatenate in un lotta liberatoria a colpi di cuscino.


L’analisi di Carlo Bruni, Direttore Artistico de “Le Notti Dei Giganti di Carta”
“La scommessa dei Giganti di Carta è stata vinta, con un picco da 40.000 presenze (domenica) ed un crescendo continuo fra venerdì e sabato che ha superato tutte le più rosee aspettative. In un contesto regionale fortunatamente (perché c’è da esserne felici!) affollato di proposte, Putignano ha rappresentato la meta prediletta per moltissimi. Una tradizione forte, associata a un mix di proposte attento alle esigenze di pubblici differenti, ha saputo intercettare il gusto dei più giovani (i concerti, la battaglia dei cuscini), l’interesse delle famiglie e dei bambini (rapiti dalla bellezza struggente di queste macchine), la curiosità di un turismo attratto da un territorio tutto ancora da scoprire. Ma non è stata una svendita di fine stagione, né un’esca paratelevisiva a determinare il successo.

Se il borgo antico della città pugliese ha saputo raccontare una storia ricca e affascinante, la vocazione alla festa, coltivata in più di cinque secoli di carnevale, ha fatto il resto. Nasi all’insù per migliaia di persone ipnotizzate dal movimento di un polpo gigante o di una diligenza lanciata lungo il corso, o di un imponente papa nero. E poi cambio di messa a fuoco, per il sorprendente assedio dei magnifici abiti di Misterbianco, o per le evoluzioni danzate d’un improbabile gruppo di brasiliane en travestì. Musiche d’incontro (Radiodervish e Roy Paci) e musiche da gioco (la battaglia dei cuscini), palloncini, coriandoli e fuochi d’artificio.

L’infanzia è uno stato dell’animo e Putignano ha dimostrato d’essere il posto giusto in cui coltivarlo. Non si tratta di dimenticare la fatica del quotidiano in un tempo, per molti versi, difficile, quanto piuttosto di recuperare il potere rivoluzionario del riso e la forza travolgente della comunità. Perché non diventi un lusso l’incontro, lo scambio, la festa, ma torni ad essere il sale della vita. D’altronde basterebbe riflettere più a fondo sul termine “ricreazione” per capirne l’intimo valore. “Chi ride vive di più”: ne siamo certi!”. (Carlo Bruni)

 
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