Il volume è stato presentato dall'ass.ne putignanese Vittorio Bachelet, Venerdì 27 febbraio nella sala consiliare del Comune di Putignano. Proposta l’apposizione di una epigrafe commemorativa presso l’abitazione natale del senatore

Putignano Ba - Un tributo al ricordo del Senatore Prof. Pietro Mezzapesa, come uomo, politico e docente, rLibro_Sen_Mezzapesa_relatori_e_familiari_lowealizzato raccogliendo alcuni scritti contenuti in uno dei suoi innumerevoli studi storico-letterari. L’evento culturale organizzato dall’associazione Vittorio Bachelet nella sala consiliare del palazzo municipale di Putignano, era finalizzato a ripercorrere la dimensione culturale alla sua attività politica: in equilibrio tra impegno parlamentare, e l’attitudine etico-pedagogica di studioso e docente di materie umanistiche.

Il libro è composto da una serie di <<medaglioni>> , come li ha descritti, tra i relatori della presentazione, il Prof. Pietro Sisto. Essi ritraggono alcuni protagonisti della prima repubblica a partire da Vittorio Bachelet, Luigi Gedda, Giorgio La Pira, Aldo Moro.

Ma non è tanto la presentazione del libro in sé che rileva, quanto il riverbero di commozione  e riflessione che gli eloquenti interventi degli ospiti hanno generato nel numeroso pubblico partecipante: l’arciprete Don Battista Romanazzi, amico d’infanzia del Prof. Mezzapesa, il Senatore Pietro Liuzzi e il docente universitario Prof. Pietro Sisto.

"Egli uscì dalla scena politica con una sorta di scetticismo nei confronti della seconda repubblica che andava affermandosi – ha aggiunto il Prof. Sisto - Questo libro esprime la completa adesione all’istituzione repubblicana e la sua ammirazione per alcuni dei protagonisti di quella stagione politica.".

Una disquisizione tetragona nella quale si avvertiva palpabile anche la presenza dello stesso autore, seppure scomparso ormai da otto anni.  

Libro_Sen_Mezzapesa__Vice_Sindaco_Carella_-_Don_Battista_-_Sen_Liuzzi_-_Prof._Sisto_lowDon Battista Romanazzi ha ripercorso la vita di “Pierino”, come lo chiamavano gli amici, dalla sua infanzia. Ha usato la metafora della <<armonia>> (quando un’opera è armoniosa ci incanta ed ci entra nell’animo), per spiegare l’affetto con il quale tutti coloro che lo hanno conosciuto ne conservano un caro ricordo."Una volta in gioventù mi fece leggere un componimento che già evidenziava doti particolari e che io definì con le parole di un emerito professore universitario: <<Hai coniugato la sfericità dei contenuti con la circolarità della forma>>".

Don Battista ha anche ricordato che Mezzapesa, dopo essere divenuto insegnante, fu eletto senatore per quattro legislature. Spesso quando si trovava a Roma girava le chiese della città di buon mattino e lì spesso incontrava il senatore Giulio Andreotti, che aveva la stessa abitudine e con il quale si scambiavano convenevoli.

Il senatore Pietro Liuzzi, si è invece soffermato sul capitolo del libro dedicato all’Europa, dal quale si evince che Mezzapesa fu sin dall’inizio un convinto europeista. Liuzzi ha infatti ricordato il periodo cosiddetto di costruzione europea che vedeva impegnati tutti i 47 parlamenti nazionali interessati, dal Portogallo alle estreme regioni dell’Est europeo, rispetto ai 28 stati membri annoverati oggi.  La precoce visione di Europa, il Sen. Mezzapesa la attingeva dai suoi studi storico-letterari, dal Petrarca ad esempio, che aveva immaginato l’Europa già unita dalla lingua latina.

Libro_Sen_Mezzapesa_relatoriOnnicomprensiva la panoramica del libro fatta dal Prof. Pietro Sisto, che ne ha spiegato la ratio, osservando i frequenti collegamenti storico-letterari con le disamine dei personaggi e del periodo politico riportati nel testo di Mezzapesa. "Attraverso questi ritratti, l’autore testimonia l’adesione appassionata e convinta ai valori del cattolicesimo democratico, della solidarietà, della pace, dell’europeismo, dell’antifascismo, in uno  al modello della prima repubblica.


Modello sul quale ci pone anche molti interrogativi: tale periodo fu anche sinonimo di stragi di stato, terrorismo, tangentopoli, clientelismo, trasformismo, ecc.. alla democrazia cristiana va dato il merito di aver saputo mediare gli interessi tra le diverse classi sociali, di aver insomma garantito il progresso economico e sociale del paese. E’ pur vero che fu refrattaria ad alcune esigenze di modernizzazione: per esempio con l’opposizione al divorzio; o con atteggiamenti che spesso sconfinarono nel clericalismo".

Il Prof. Sisto, a tal proposito, ha ricordato la anche la figura di Randolfo Pacciradi, esponente di punta del partito repubblicano, vice presidente del consiglio dei ministri con De Gasperi, antifascista, sostanzialmente un laico.

"Nel 1948, durante lo scontro cruciale tra democrazia cristiana e patto socialisti-comunisti, gli fu chiesto a Pacciardi se per caso non si sentisse <<prigioniero>> di quel clericalismo. Pacciardi rispose: meglio una messa al giorno che una messa al muro. Frase che riassumeva il ruolo della DC in quegli anni. Il libro non nasconde dunque le contraddizioni e i limiti della prima repubblica, ma fa pensare ad una classe dirigente, che aveva letto almeno un buon libro, che concedeva il potere dopo lunghe ed estenuanti selezioni e che forse – conclude Sisto -  non era peggiore della classe politica attuale, ove nel giro di un anno, sono quasi 200 tra senatori e deputati che hanno cambiato casacca.".

Bachelet_6_lowOltre che celebrativo dunque, l'evento si è rivelato estremamente educativo e per molti dei presenti, familiari in testa, una splendida occasione per fare un giro nei ricordi. Nel corso della serata sono state distribuite gratuitamente a tutti i presenti, copie della pubblicazione. L’impegno assunto a margine dell’evento è stato quello di provvedere prossimamente all’apposizione di una epigrafe commemorativa presso la dimora natale del Sen. Prof. Mezzapesa, in via Campanile, 65.

 
Condividi